Si conclude più che positivamente il bilancio 2013 del Centro di Scienze Naturali, che ha appena nominato il nuovo Direttore David Fastelli: i visitatori sono aumentati da 10.179 del 2012 a 17.200 del 2013, ovvero quasi il 70% in più. Di questi oltre 5.000 sono stati studenti ed insegnanti per le lezioni sul Compost in collaborazione con ASM, oltre ai 2500 i ragazzi che hanno partecipato alla didattica ed ai compleanni in natura. Al termine di tre anni di lavoro sono state realizzate nuove strutture, il parco si è ingrandito passando da 6 a 10 ettari e sono stati istituiti nuovi percorsi di visita e nuove attività didattiche ed ambientali.
Risultati che si aggiungono al raggiungimento dell’obbiettivo del pareggio di bilancio a soli tre anni dall’insediamento del nuovo CDA della presidenza Bicchi.
«Siamo molto felici di questi risultati che vanno al di là delle nostre più rosee aspettative, se consideriamo da dove siamo partiti e la lunga e difficile strada intrapresa» – afferma la presidente Pamela Bicchi – Questi dati dimostrano che il CSN è una risorsa importantissima per la città con un potenziale ancora da incrementare e su cui investire. Senza voler fare paragoni irriverenti, la stessa mostra sul Lippi dimostra che Prato possiede risorse incredibili su più fronti che possono veramente segnare una svolta positiva sul futuro stesso di questa città, che lotta a riprendersi i primati che le appartengono. Ringrazio naturalmente tutto il CDA che mi sostiene, i preziosi dipendenti e collaboratori del Centro, i volontari e visitatori che ogni giorno ci danno attestati di stima ed affetto, oltre naturalmente ai vari direttori succedutisi, che con le proprie competenze, hanno posto ciascuno un mattone per la realizzazione di questo rinato CSN, dimostrando che, nonostante si sia certamente complicato il lavoro del CDA, queste successioni non hanno fermato il lavoro che ci eravamo prefissati fin dal 2011».
Ha le idee chiare il nuovo Direttore Fastelli che traccia già le sue linee guida: «Fermo restando il lavoro ancora da svolgere per l’ampliamento e la risistemazione del Centro, il lavoro svolto in questi anni ci consente di alzare il tiro su altri obbiettivi che si possono raggiungere nel prossimo futuro, non ultimo quello potenziare il Centro come importante luogo di studio, di didattica, di svago e di interesse per i visitatori. A tal proposito sarà continuato, e dove possibile ampliato, l’erbario, una collazione che mira a raccogliere e catalogare tutte le piante presenti nel territorio pratese e che ha raggiunto quest’anno le 2.000 specie; l’orto botanico con le funzioni di didattica e conservazione delle specie a rischio d’estinzione; la realizzazione della fattoria didattica che nonostante le difficoltà ed i rallentamenti legati agli adempimenti burocratici e la mancanza di risorse vede ottime possibilità di realizzazione proprio in questo anno. In generale quindi, nei tempi a venire, il Centro dovrà portare a termine la conversione delle sue funzionalità da luogo di recupero e conservazione della fauna a nodo logistico per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente della città di Prato così come previsto nel masterplan del Sistema dei Parchi. Certo gli obbiettivi così elencati sembrano enormi ed irraggiungibili considerando la scarsità delle risorse disponibili, ma ogni grande distanza è sempre stata coperta compiendo un passo alla volta e grazie ad un lavoro collegiale senza sosta».