Essere un’adolescente negli anni ’80. Avere due genitori adottivi. Sentire il desiderio irrefrenabile di conoscere la propria madre naturale. Aggrapparsi solo a un indizio – quasi miracoloso: un nome su un foglietto. E niente Facebook, niente Google, ad aiutarti nella ricerca. Solo chilometri di pagine da sfogliare con certosina pazienza – quelle degli elenchi del telefono – nella speranza di trovare un indirizzo, un numero di telefono. E, poi, alla fine, trovarlo. E avere paura, e avere voglia di conoscere. Simona Poli presenta questa sera a Intorno alle Nove il suo libro “Figlia della Fragilità”, pubblicato dalla piccola casa editrice pratese Quinto Evangelista.