Nella mattinata di ieri, nell’ambito di un servizio finalizzato al contrasto dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della manodopera straniera irregolare, una squadra interforze ha eseguito un’ispezione in due laboratori cittadini a seguito del quale sono stati deferiti in stato di libertà per sfruttamento della manodopera clandestina tre donne di nazionalità cinese. La proprietaria e colei che gestiva una delle due ditte abitano a Prato mentre la titolare dell’altra azienda risiede a Campi Bisenzio. Le tre imprenditrici, inoltre, sono state sia deferite per violazioni urbanistiche avendo creato – senza autorizzazione – opere infrastrutturali all’interno degli opifici che sono stati sottoposti a sequestro preventivo, con la contestazione di numerose violazioni relative alla destinazione d’uso degli immobili e alla normativa sulla sicurezza sul lavoro. Si è proceduto al complessivo sequestro amministrativo di 51 macchinari industriali. Nel contesto sono stati anche rintracciati due stranieri irregolari che sono stati deferiti in stato di libertà. I clandestini, al termine delle operazioni di identificazione e riscontri dattiloscopici, sono stati avviati all’ufficio immigrazione della Questura per il successivo provvedimento di espulsione.