2650 firme raccolte in un mese per dire no dire no al progetto voluto dal sindaco Cenni di realizzare la Torre del Vento sulla sommità di Poggio Castiglioni, in Calvana. Comitati e associazioni cittadine hanno consegnato stamani all’Ufficio protocollo del Comune il corposo fascicolo con le sottoscrizioni. Dissesto idrogeologico su un terreno carsico, deturpamento paesaggistico, rumori provocati dai dispositivi acustici del monumento, danni alla fauna, sperpero di 500 mila euro. Sono i motivi per i quali i comitati si oppongono alla realizzazione dell’opera di Dani Karavan, il cui progetto – denunciano – “è vecchio di 30 anni e rischia di compromettere da un punto di vista ambientale un’area protetta”.
“Avevamo chiesto al sindaco di ricevere una nostra delegazione per consegnargli personalmente le firme ma ci hanno invitato a seguire la normale procedura, un atteggiamento che troviamo irriguardoso nei confronti di oltre duemila cittadini che volevano delle risposte – afferma Roberto Dei, portavoce del Coordinamento dei comitati cittadini (nella foto con il fascicolo delle firme raccolte) -. Il sindaco ci aveva promesso un’assemblea pubblica, poi ha detto che era in difficoltà economica con il bilancio per avere il teatro Metastasio. Non c’è nessun problema: facciamola in un cinema, e si paga noi”.
La risposta del Comune. Il presidente del Consiglio comunale Andrea Amerini risponde alle accuse: «Non è vero che il sindaco ha rifiutato di incontrare gli organizzatori della petizione contro il Monumento al vento per la consegna delle firme, semplicemente la petizione ha un diverso iter istituzionale che prevede l’esame preventivo da parte della commissione consiliare permanente». Amerini afferma che “non è vi è da parte dell’Amministrazione comunale alcuna volontà di sottrarsi al confronto” e precisa l’iter della petizione: “Prima sarà svolto un controllo a campione sulle firme per verificare che siano autentiche e poi in capo a 30 giorni la petizione approderà all’esame della Commissione consiliare competente per materia, a cui potranno partecipare i rappresentanti delle associazioni firmatarie, con diritto di parola, e il sindaco o l’assessore competente. Sono stati i promotori stessi a scegliere di seguire questo binario, quindi ora non possono inventarsi un altra procedura, i passi da fare sono questi”.
Le associazioni che hanno aderito alla petizione sono: Legambiente, Wwf, Italia Nostra, associazione Il Cavalciotto, Passeggiate tra storia e natura, Argonauta, Movimento 5 stelle, Associazione Parco agricolo, Comitato Salviamo la fattoria medicea delle Cascine di Tavola, Coordinamento dei Comitati cittadini.
Tra i firmatari della petizione c’è anche il restauratore Daniele Piacenti, che ha scritto il proprio pensiero sulla questione, in questo intervento che pubblichiamo. “La Torre al vento nella Prato di oggi, monumento inutile o opera d’arte?“ (LEGGI L’ARTICOLO)