Nei giorni scorsi i volontari dell’associazione civica “Prato Città Curata”, si sono resi protagonisti di un sopralluogo all’interno della Circoscrizione Sud e hanno individuato alcune discariche abusive. Nello specifico sono state scoperte prevalentemente nei pressi dell’area industriale del Macrolotto 2, come possono infatti denunciare le foto-segnalazioni che sono state scattate presso Via Lunga di Cafaggio (una di queste discariche abusive è perfino presente alle spalle del cimitero di Cafaggio), tra Via delle Fonti e Via Sabadel, via di Maiano, via Lille e infine all’interno dell’area a verde pubblico delle Cascine di Tavola e precisamente presso Via del Ponte di Ferro.
Dal 2010 ad oggi l’associazione civica ha scoperto, grazie anche alla collaborazione dei pratesi, 307 piccoli e grandi scarichi abusivi di rifiuti che sono stati poi tutti oggetto di rimozione e bonifica da parte di Asm.
“Questa ultima considerazione – spiegano i volontari dell’associazione – vuole essere da monito a quei cittadini, che qualunque sia la loro etnia, deturpano il decoro urbano cittadino e l’ambiente e facendo così addebitano il costo della rimozione e bonifica al resto della cittadinanza”.
Le oltre 300 discariche abusive scoperte spaziano sul territorio sono state scoperte dalle pendici della Calvana (nei pressi della Cementizia de La Querce) alla zona di Tavola e del parco delle Cascine di Tavola.
“Il nostro – prosegue l’associazione – vuole essere anche un duro monito alle istituzioni delegate ai controlli che devono essere intensificati. 15 ispettori ambientali di Asm sono pochi e sono obbligati a sanzionare i reati di natura ambientale solo se in affiancamento agli agenti di Polizia Municipale. Serve quindi che Comune e Provincia chiedano che all’interno del Patto per Prato sicura, recentemente rinnovato dal ministro dell’Interno Alfano, si inserisca con la collaborazione del Ministero dell’Ambiente la lotta al traffico ed allo smaltimento incontrollato dei rifiuti di natura industriale, come gli scarti tessili e di pronto moda ed il potenziamento della videosorveglianza dedicata ad aree dove lo scarico abusivo dei rifiuti avviene con cadenza frequente. Chiediamo che per Prato si studi un apposito decreto legge, come si è fatto per esempio per la Campania e la Terra dei Fuochi, che sia di tutela, controllo e forte repressione dei reati ambientali”.
Una delle battaglie dell’associazione Prato Città Curata sarà inoltre quella di chiedere l’istituzione dell’assessorato comunale al Decoro Urbano e di uno speciale ufficio dedicato al decoro cittadino che effettui controlli e repressione sullo smaltimento non corretto dei rifiuti, contro gli atti di vandalismo ad opere publiche, contro i graffiti spray sui muri di edifici storici e non solo, contro il volantinaggio e le affissioni abusive. Questa esperienza è stata già adottata nelle città di Arezzo, Piombino, Cosenza e Palermo affiancata anche ad un azione di controllo e repressione.