17 Dicembre 2013

Processo derivati, la banca Dexia Crediop chiede di escludere il Comune come parte civile: “Contenzioso già aperto a Londra”


È iniziato al Tribunale di Prato e subito rinviato a gennaio il processo penale che vede imputato un funzionario della Banca Dexia Crediop, con l’accusa di truffa aggravata nei confronti del Comune. Al centro dell’inchiesta alcuni contratti swap che l’allora amministrazione comunale stipulò dal 2002 (rinegoziandoli poi sei volte, fino al 2006) con l’istituto di credito. I derivati, che avrebbero dovuto portare benefici  riducendo i rischi dei tassi di interesse connessi ai finanziamenti, si sono nel tempo rilevati dei veri e propri boomerang per le casse del Comune, con un aggravio di quasi 1,8 milioni all’anno in più e un contratto ventennale fino al 2026, sospeso dalla giunta Cenni come forma di autotutela.

Nell’udienza di oggi la banca e il funzionario alla sbarra, Riccardo Sommavilla, rappresentati dallo studio legale dell’ex ministro della Giustizia Paola Severino e da Francesca Coppi, hanno posto una serie di questioni preliminari. Tra le richieste c’è quella di escludere dalla causa il Comune, che si è costituito parte civile, in quanto l’ente ha già presentato istanza di restituzione delle somme presso il Tribunale di Londra. Nel contratto stipulato tra Comune e Dexia, l’Alta corte di giustizia inglese era indicata quale sede di risoluzione di eventuali controversie. Ma proprio questa è una delle anomalie segnalate dall’attuale amministrazione, difesa dall’avvocato Manuele Ciappi. Tra le altre lacune che renderebbero nullo il contratto c’è l’assenza di una gara pubblica per la ristrutturazione del debito e il conflitto di interessi con Dexia, che ha svolto il doppio ruolo di advisor, consulente e venditore del prodotto finanziario.

Secondo l’accusa nel procedimento penale, Dexia Crediop avrebbe tenuto inoltre un comportamento truffaldino, “presentando falsamente operazioni finanziarie proposte al Comune come convenienti”. E ancora “approfittando in vario modo dell’assoluta inesperienza del personale dell’Area finanziaria del Comune e dei componenti degli organi deliberativi dell’Ente”. In alcune e-mail, i funzionari dell’istituto di credito irridevano i dirigenti e gli amministratori pratesi per la loro incompetenza e inesperienza nel settore creditizio, così da poterne approfittare.

Dario Zona

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