Si terranno domenica 23 febbraio le primarie del Partito Democratico in vista delle prossime elezioni amministrative. La data, la stessa per tutti i comuni della Toscana, è stata fissata dalla direzione regionale del partito che ha approvato il regolamento quadro delle consultazioni. Diversi gli scenari per quanto riguarda la raccolta delle firme: in caso di primarie di partito, i candidati del Pd alla poltrona di sindaco dovranno raccogliere il 10% delle firme nell’assemblea provinciale oppure il 3% tra gli iscritti. Una soglia, dunque, piuttosto bassa: a Prato, dove il partito conta su circa 2100 iscritti, potrebbero bastare una settantina di sottoscrizioni.
In caso di primarie di coalizione le soglie si alzano: i candidati del Pd dovrebbero raccogliere le firme del 35% dei membri dell’assemblea, oppure il 20% degli iscritti. Le primarie a Prato, a questo punto, paiono certe, visto che già il capogruppo del PD alla circoscrizione Est Simone Tripodi ha annunciato la propria candidatura a sindaco, affermando di volersi giocare le proprie carte anche nel caso in cui il partito decidesse di puntare sul candidato che appare più forte: il parlamentare renziano Matteo Biffoni. Quel che è certo è che la data del 23 febbraio è destinata ad accelerare i tempi e non è escluso che già durante il periodo natalizio il partito possa sciogliere le riserve. In ogni caso il Pd è intenzionato a fare il primo passo e a non attendere una decisione del sindaco Cenni, che ancora non si è espresso in maniera definitiva sulla propria ricandidatura.