Non solo il premier Enrico Letta e i ministri dell’attuale Governo. Alla lista dei big nazionali che non si sono recati a Prato a seguito della strage di via Toscana, al Macrolotto, si aggiunge anche uno dei candidati alla segreteria del Pd nelle primarie di questa domenica: Gianni Cuperlo. L’aspirante segretario del Partito Democratico avrebbe dovuto fare tappa a Prato proprio questa sera per incontrare i rappresentanti delle associazioni cinesi davanti al capannone in cui, quasi una settimana fa, hanno perso la vita sette orientali. Cuperlo era atteso per le 20: dopo una serie di appuntamenti a Firenze, sarebbe dovuto arrivare in città, per poi ripartire alla volta di Bologna. E invece, niente da fare. L’incontro è stato cancellato all’ultimo minuto, pare, per problemi organizzativi. In via Toscana, insomma, lo sfidante numero uno di Matteo Renzi non si è mai visto e ai tanti cuperliani pratesi presenti non è rimasta altra scelta se non quella di girare i tacchi e tornare a casa. Anche il neo segretario provinciale del Pd Gabriele Bosi ha fatto lo stesso. E come lui i diversi rappresentanti cinesi arrivati sul luogo del dramma con tanta speranza e altrettante proposte concrete da sottoporre all’attenzione di Cuperlo e, più in generale, delle istituzioni locali e nazionali. A fare da portavoce, Wang Li Ping, vice-presidente di Cna, che ha subito sollevato la questione della carenza di alloggi nel distretto. “Vicino alla zona industriale – ha fatto notare Li Ping – potrebbero essere costruite abitazioni. Secondo le nostre stime, mancano a Prato circa 1500 alloggi. Costruire appartamenti accanto alle fabbriche impedirebbe in parte ai cinesi di vivere e lavorare nello stesso stabile. Su questo tema dovrebbe essere attivato un tavolo di concertazione con l’amministrazione comunale. Il tavolo potrebbe vedere la partecipazione del governo cinese, anche in termini di sostegno finanziario”. Una proposta che ricalca per sommi capi quella di Giancarlo Maffei, che proprio negli studi di Tv Prato sollevò il problema degli alloggi per gli orientali (Leggi l’articolo). Altro aspetto di cui il vice-presidente di Cna avrebbe voluto parlare a Cuperlo è poi quello relativo al rispetto delle regole. Molto è stato fatto, in questo senso, grazie ai corsi di formazione che Cna-China World ha organizzato per istruire gli imprenditori orientali e metterli a conoscenza delle normative italiane: le lezioni hanno infatti riscosso grande successo, con circa 50 persone che hanno preso parte al ciclo di incontri. “E’ fondamentale andare avanti per questa strada – ha ribadito Li Ping – Vogliamo continuare a lavorare per informare i cinesi e migliorare le condizioni delle imprese orientali”. Ultima nota, i controlli a tappeto nei capannoni, spesso al centro di ampi dibattiti e su cui il vice-presidente degli artigiani non nutre alcun dubbio. “Sono importanti ma bisogna procedere con cautela in modo da colpire gli evasori e gli irregolari senza che tutti ci rimettano. Una parte dei cinesi presenti a Prato vuole vivere e lavorare nel rispetto delle regole. Anche io, come tutti gli altri cinesi che si muovono sul terreno della legalità, subisco la concorrenza sleale dei miei connazionali che invece non fanno altrettanto”, ha concluso Li Ping.
Giulia Ghizzani