24 Dicembre 2013

La Croce Rossa consegna giocattoli nel reparto di pediatria


Momenti di festa, stamani, per i giovanissimi pazienti dell’ambulatorio e del reparto di pediatria dell’ospedale di Prato. I volontari della Croce Rossa Italiana del comitato provinciale di Prato, nell’ambito del progetto “io spero che … un Natale con i balocchi” hanno consegnato giocattoli, album da disegno, pennarelli, matite, e vari regali direttamente ai bambini. E’ stata, inoltre, lasciata una scorta di giocattoli alla ludoteca del reparto di pediatria da poter utilizzare nei prossimi mesi. I giocattoli sono stati donati dai cittadini alla Croce Rossa. “Momenti molto emozionanti, é bello vedere sorridere un bambino che sta soffrendo in un ospedale che abbraccia felice babbo Natale dimenticando per qualche minuto il dolore. Queste sono quelle cose che ci danno la forza di continuare nella nostra opera di supporto alla popolazione ed alle persone bisognose di aiuto – commenta Maria Paola Bini, presidente del Comitato provinciale di Prato della CRI, presente alla simpatica manifestazione insieme ad altri 5 volontari della sede di Prato, fra questi Martina Marotta, giovane poetessa, che con il suo libro “io spero che …” ha dato titolo a vari progetti finalizzati e finanziati dai contributi volontari donati per il libro. Nei prossimi giorni saranno fatte ancora altre consegne di giocattoli e di materiale da disegno e scrittura in altre strutture della nostra città mentre un’altra parte verrà distrubuita ai bambini appartenenti a famiglie che al momento vivono in uno stato di disagio economico e che ricevono sostegno dalla sede pratese della Croce Rossa anche per gli alimentari e per il vestiario.
Nella giornata di Natale e nei giorni a seguire alcuni volontari della Croce Rossa effettueranno la distribuzione dei sacchi a pelo ai clochards che vivono in città, attrezzatura donata dalla popolazione pratese nell’ambito del progetto “io spero che … possa avere un caldo inverno”. Davvero un Natale diverso per i volontari della Croce Rossa di Prato del cui operato la città é orgogliosa.