Giovane muore durante il parto, grave la bimba. Aperta indagine per omicidio colposo – VIDEO
E’ morta mentre dava alla luce una bambina, che ora si trova in gravi condizioni. Il tragico fatto è avvenuto lo scorso 13 dicembre all’ospedale di Ravenna. La vittima è Ange Pohoulou (nella foto), una ragazza ivoriana di 21 anni, che fino a due anni fa abitava a Prato, dove risiede tuttora la sua famiglia. “Vogliamo giustizia. Mia figlia era sana e non aveva avuto nessun problema in gravidanza. È assurdo che succedano queste cose in Italia nel 2013” – dice la madre di Angela, Stephanie Nety Eulalie (nella foto in basso), operatrice sociosanitaria della Asl di Prato. La donna, assistita dall’avvocato Tommaso Magni, vuole scrivere al premier Letta e a papa Francesco e minaccia di non ritirare la salma, finchè non avrà ottenuto risposte dai medici. Sul caso, indagano i carabinieri di Ravenna, che hanno raccolto la denuncia del compagno della vittima, Ivan Gamberini. Nella denuncia l’uomo ha riferito che Ange era stata dimessa dall’ospedale due giorni prima del parto. I medici, dopo aver effettuato tracciato, ecografia e visita ginecologica, avrebbero detto che era ancora presto per il parto, nonostante i nove mesi fossero già passati da circa dieci giorni, fissando per due giorni dopo il ricovero nel reparto di ostetricia. La notte prima di quella data la giovane ha però accusato le contrazioni e un’emorragia ed è stata portata in ospedale dal compagno. Qui la situazione è precipitata: i medici hanno praticato il cesareo, ma la giovane madre è deceduta nonostante i tentativi di rianimazione. La bimba ha accusato una encefalopatia ipossico ischemica perinatale ed è tuttora ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Cesena.
La Procura di Ravenna ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: le cartelle cliniche sono state sequestrate e nei giorni scorsi, alla presenza anche dei periti della famiglia, è stata effettuata l’autopsia. Atti che non bastano alla madre di Angela. “Rivoglio indietro mia figlia viva. Da due settimane non mangio, non dormo e non riesco a lavorare. Voglio scrivere al presidente del Consiglio Letta e a papa Francesco; ma soprattutto voglio risposte dai medici, altrimenti non andrò a riprendere il corpo della mia Angela”.