La vice presidente della Provincia Ambra Giorgi ha inviato oggi ai dirigenti delle scuole medie superiori una lettera per invitare docenti e studenti a partecipare alla giornata di lutto cittadino di domani, mercoledì 4 dicembre. Ecco il testo.
“Gentilissimi dirigenti scolastici,
Il dolore e lo sconcerto in cui la nostra città è stata gettata in questi ultimi giorni alla notizia delle 7 vittime dell’incendio del Macrolotto colpiscono in modo particolare le nostre scuole, dove tanti sono gli iscritti di nazionalità cinese.
Desidero esprimere a voi, ai docenti e a tutti gli studenti dei vostri istituti la mia vicinanza a chi soffre per un familiare o un amico scomparso o disperso, ma anche invitarvi a partecipare con consapevolezza al lutto cittadino proclamato per mercoledì 4 dicembre.
Alle scuole è stato chiesto di fermarsi per commemorare le vittime alle 12 di mercoledì. Vi prego quindi di raccogliere questo invito facendone un’occasione di riflessione con gli studenti. Ho sempre insistito sulla necessità di informare e formare le giovani generazioni sui temi fondamentali dei diritti e della legalità, della sicurezza e della prevenzione, perché i comportamenti giusti così si imparano presto e non si dimenticano più, diventano una parte di noi stessi.
Ora più che mai, dopo che la strage di domenica ha acceso una luce cruda e violenta su una emergenza che tutti conosciamo e che richiede una risposta eccezionale degli enti locali, delle istituzioni e del Governo, è importante che i nostri giovani siano in prima linea nella difficile battaglia contro lo sfruttamento e la negazione dei diritti.
Anche a scuola può crescere quella collaborazione, quella condivisione di intenti fra etnie e cittadinanze diverse che è la sola chiave che ci permetterà di aprire la porta alla sicurezza e alla dignità delle persone e dei lavoratori.
Il mio impegno e quello della Provincia è forte, come sempre, e non verrà mai meno. La consolazione più grande a questa incredibile tragedia è proprio la possibilità di lottare a fianco dei giovani per un domani diverso”.