Ha suscitato cordoglio in città la notizia della morte di Anna Fondi, una delle donne che più hanno inciso nella storia recente di Prato. Aveva 90 anni. Operaia, sindacalista, fu il punto di riferimento negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso dell’Unione donne italiane, la formazione femminile del Pci.
Dal 1960 al 1973 fu assessore al sociale del Comune di Prato e, in questa veste, dette un contributo fondamentale alla costruzione della rete di servizi sociali, come anche all’incremento, insieme alla collega Liliana Rossi, degli asili e del cosiddetto doposcuola. Sposata con Bruno Fattori, partigiano, figura di spicco del sindacato pratese, morto a soli 32 anni nel 1958. Convinta comunista, da qualcuno definita “mangiapreti”, volle per prima collaborare – pioniera delle moderne convenzioni con il privato sociale – con l’Istituto Santa Rita, l’opera della Diocesi per i minori e i disabili. Fu anche grazie alla sua determinazione se nacquero le prime “case – famiglia”, modalità allora nuova per l’assistenza. Ritiratasi dalla politica attiva, Anna continuò ad impegnarsi nel sindacato e nel volontariato. La salma verrà esposta giovedì 12 dicembre alle ore 9 in Palazzo Comunale, dove alle ore 11,30 le verrà rivolto il saluto dell’Amministrazione e degli amici.
Nel 1998 ricevette il premio “città delle donne”, promosso dalla Provincia. In quell’occasione Tv Prato intervistò la Fondi che lanciò un vigoroso appello alle donne. Guarda il video.