28 Dicembre 2013

Allarme smog, Legambiente chiede di inserire Prato fra le aree di crisi per l’inquinamento e propone: “Chiudere al traffico la zona dentro le mura”


“Dal 2010 in poi a Prato si è sempre sforato il limite di giorni consentiti per il superamento dei valori di polveri sottili. E’ evidente che in città esista un problema smog e che serva una programmazione invece di intervenire sempre sulle emergenze. Per questo crediamo che la Regione debba inserire Prato fra le aree di crisi regionali per l’inquinamento atmosferico”. Legambiente, per bocca di Paolo Balestri, chiede a Comune e Regione interventi urgenti per migliorare la situazione smog in città. Anche nel 2013 infatti Prato non è rimasta nel limite di 35 giorni consentiti per il superamento dei livelli massimi di smog. A seguito di un dicembre “nero”, in cui si è assistito a sforamenti di Pm10 per 20 giorni di fila, la centralina di via Ferrucci ha rilevato nel 2013, 36 casi di superamento dei valori di legge. Situazione che ha portato il Comune ad abbassare di un grado la temperatura massima e di ridurre di due ore l’orario di funzionamento consentito per gli impianti di riscaldamento in città (Leggi l’articolo). Decisione questa ritenuta non sufficiente da Legambiente. “Oltre ad una programmazione – spiega Balestri – bisogna ridurre il traffico, limitando i giorni di circolazione dei veicoli più inquinanti, come del resto hanno fatto a Firenze. In più siamo convinti che il traffico veicolare andrebbe vietato all’interno di tutta la cinta muraria, perchè per noi il centro arriva fino alle mura. E’ impensabile che Prato il 10 e l’11 dicembre sia risultata la città più inquinata della Toscana. Per questo deve essere reinserita fra le aree di crisi regionali per l’inquinamento atmosferico. E non dimentichiamo che con l’ampliamento della pista di Peretola la situazione potrebbe gravemente peggiorare”.

S.D.B.

 

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