Continua l’impegno del Comune di Montemurlo sul recupero della memoria degli anni della Seconda guerra mondiale. Dopo la presentazione dello scorso settembre della prima parte del documentario, con “Voci della Toscana in guerra: raccontando il 1944 a Montemurlo” mercoledì 27 novembre dalle ore 14.30 alle ore 19 alla sala Banti (piazza della Libertà) prosegue la raccolta di testimonianze dirette o indirette sugli anni di guerra a Montemurlo. In teatro sarà allestito un vero e proprio set cinematografico, sul quale si alterneranno i testimoni di quegli anni. Le telecamere immortaleranno le
storie, i volti, le emozioni di quanti vissero gli anni drammatici del conflitto. L’iniziativa, a cura del Cdse e del Saraceno cine club, rientra tra gli eventi promossi dall’amministrazione comunale in occasione delle celebrazioni per la Festa della Toscana. “Le interviste saranno montate nel documentario definitivo sugli anni della guerra a Montemurlo, che presenteremo nella primavera del 2014. – spiega Alessia Cecconi, direttrice della Fondazione Cdse – Abbiamo voluto fare questa iniziativa a porte aperte per dare la possibilità a chiunque di assistere al racconto degli anni della
guerra e magari invogliare così altre persone a raccontare la propria storia o quella dei propri familiari”. La prima parte del filmato, curato nel
montaggio e con la regia di Simone Cinelli e con la collaborazione dell’antropologo, Federico Brilli, era stato presentato lo scorso 11
settembre, giorno della Liberazione di Montemurlo, ed aveva colpito il pubblico per la carica d’umanità che ha aveva saputo trasmettere. Le
interviste, che saranno raccolte mercoledì alla sala Banti, andranno ad alimentare il grande libro della memoria locale e troveranno spazio nella
versione definitiva del lavoro. Piccole storie, aneddoti, che mai un libro di storia sarà capace di trasmettere con tanta fedeltà. “Invito tutti coloro che
hanno vissuto il periodo bellico a Montemurlo a passare dalla sala Banti mercoledì pomeriggio e prendere contatti con i responsabili del Cdse per
raccontare la propria esperienza – conclude il sindaco Lorenzini – Ma l’esortazione a partecipare va anche ai più giovani, che così avranno modo
di conoscere una delle pagine più dolorose della nostra storia recente. Un periodo tragico ed esaltante allo stesso tempo, che grazie al coraggio di
tanti nostri concittadini, ha permesso di mettere le basi della nostra democrazia”.