Una nuova porta e un passaggio pedonale fra le mura di via Pomeria. E si pensa alla sede dell’archivio Malaparte
E’ un progetto affascinante quello che sta portando avanti il Comune assieme ad alcuni privati per permettere ai pratesi di riscoprire le mura sul retro di via Pomeria. Il piano è quello di creare un percorso pedonale che conduca da via Puccetti – via del Melograno, dove c’è la Lazzerini, fino a via Pomeria attraverso una nuova porta realizzata all’interno delle mura. Il progetto è già in parte visibile e sarà completato attraverso la demolizione di due capannoni di proprietà di privati, che si trasferiranno al Macrolotto 1 a Iolo grazie al sistema della perequazione. Nel piano c’è anche la riqualificazione della vicina ciminiera e il recupero di uno dei due capannoni che almeno in un primo momento saranno adibiti a deposito della biblioteca Lazzerini e del museo del Tessuto. In realtà nel futuro di questa struttura potrebbe esserci l’archivio Malaparte che qualora venisse comprato dal Comune potrebbe essere ospitato proprio di fronte alla Lazzerini ampliando così il polo culturale pratese.
Le novità del progetto riguardano anche la Vab, che avrà il nuovo deposito per i mezzi proprio in uno dei capannoni che sorgeranno al Macrolotto di Iolo. Il piano attuativo è stato approvato questo pomeriggio con venti voti a favore (Pdl, Lega Nord,Udc, Auzzi e Soldi del Gruppo Misto e gli indipendenti Tosoni e Lo Russo) e 14 astensioni (Pd, Idv, Banchelli e Innaco degli Indipendenti per Prato, Bini del gruppo Misto).
“Si tratta di un’operazione di perequazione urbanistica di notevole interesse pubblico – ha spiegato l’assessore Cenni – che offre la possibilità di liberare l’area a ridosso delle mura urbane da edifici incongrui. Si raggiunge così l’obiettivo di restaurare e valorizzare le mura da via Frascati su tutto il fronte della biblioteca Lazzeriniana, dando un assetto definitivo all’area di ingresso al complesso ex Campolmi. In più è prevista la creazione di una struttura al grezzo che l’amministrazione potrà utilizzare a servizio del museo del Tessuto o della Lazzerini, mentre Vab e Intertex avranno locazioni più idonee”.