Si dovrà aspettare l’inizio di dicembre per conoscere gli sviluppi del processo relativo alla tragedia avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2010, quando nel sottopasso allagato di via Ciulli morirono tre donne cinesi, rimaste intrappolate all’interno dell’auto sommersa. Il gip, nella prossima udienza, sarà chiamato ad esprimersi sul rinvio a giudizio dei quattro indagati per omicidio colposo. Intanto, però, si alleggerisce la posizione di uno degli indagati, l’ingegner Lorenzo Frasconi. Il pm Gestri, su richiesta del gip, ha infatti riformulato il capo d’imputazione per il dirigente del Comune. La nuova formulazione fa cadere circa metà delle imputazioni inizialmente mosse nei confronti di Frasconi, in particolare sono state cancellate quelle relative alla fase preliminare di progettazione e poi alla realizzazione del sottopasso.