Auditorium della Camera di Commercio pieno per ascoltare Matteo Renzi, che ha scelto Prato per aprire la campagna elettorale per le primarie del Partito Democratico dell’otto dicembre. Oltre 50 minuti di discorso, inframezzati da diversi video – Cetto la Qualunque, i Simpson, Luchino Visconti, Berlinguer Ti voglio Bene – per lanciare messaggi di cambiamento. Dalla legge elettorale, che deve prendere a modello il sistema per le votazioni dei sindaci, al dimezzamento dei costi della politica, con la trasformazione del Senato in camera delle autonomie.
Renzi mostra il Benigni di “Berlinguer ti voglio bene” che aspetta un cenno per fare la rivoluzione, per dire che il Pd deve recuperare la spinta delle classi popolari: “Noi come centrosinistra abbiamo un po’ perso il rapporto con le lavoratrici e i lavoratori – ha detto Renzi -. Lo sapete che il Pd è il primo partito tra i dipendenti pubblici (e meno male!), il primo partito tra i pensionati (e meno male!), però poi diventa il secondo partito tra gli studenti e diventa il terzo partito tra lavoratori privati, disoccupati, operai e lavoratori autonomi. Quanto sono lontani i tempi in cui gli operai dicevano Berlinguer ti voglio bene…”.
Nel parlare della riforma elettorale e del ballottaggio previsto per i grandi comuni, Renzi ricorda le elezioni comunali del 2009: “L’ultima volta non è andato benissimo, eh… Ma la prossima si vince, tranquilli!”. All’applauso tiepido della platea, Renzi risponde: “Questi sono i classici casi in cui la metà degli astanti applaude e la metà maschile fa altri gesti”. Qualche riferimento a Prato legato all’immigrazione cinese. Legalità la parola d’ordine: “Le regole devono valere per tutti, devono valere per l’imprenditore dovunque sia nato, che sia nato a Vaiano o che sia nato a Shangai” – ha affermato Renzi, che ha invitato gli imprenditori a guardare al mercato asiatico: “Uno stilista fiorentino come Salvatore Ferragamo quest’anno esporterà più in Cina che in America e questa era una cosa impensabile fino a dieci anni fa”. Il contraltare citato da Renzi è il personaggio di una serie Tv americana, che aveva fatto fortuna sviluppando rotolini fotografici, ma non ha saputo adeguarsi al passaggio al digitale ed è fallito. La morale è affidata anche qui ad un personaggio della fiction Usa: “Se capisci che il cambiamento è inevitabile, ti salverai”. Diverse le gag che hanno preso spunto dalla nostra città, anche in chiave campanilistica. Dall’invenzione della cambiale, ribattezzata da Renzi “il primo assegno a vuoto”, al Matteo bello di Prato. Per sapere chi è guarda il video…
Dario Zona