L’annuncio era già stato dato nei giorni scorsi da parte del consigliere regionale pratese del Pd Fabrizio Mattei: questa mattina, in commissione Controllo e Garanzia, è arrivata la conferma ufficiale da parte dei vertici di Interporto Spa. Il sito di Gonfienti, nel 2014, passerà alla Regione, che metterà a bilancio una cifra tra i tre e i tre milioni e mezzo di euro, utili per acquistare la zona degli scavi, il vecchio mulino e la vicina area a verde. In audizione di fronte ai consiglieri, il presidente Carlo Longo – insieme al direttore generale Luciano Pannocchia – ha comunicato la decisione con soddisfazione e ha fatto inoltre riferimento alle possibilità di sviluppo per la piattaforma logistica della Toscana Centrale. La via intrapresa dalla dirigenza, infatti, prevede un ampliamento all’interno di alcuni terreni, già individuati, nel Comune di Campi Bisenzio: uno spazio di 22 ettari come compensazione per aver perso l’area degli Etruschi (12 ettari strategici) in cui verrebbero costruiti immobili logistici a completamento della struttura interportuale. “Per l’Interporto privarsi di quest’area è stato effettivamente un problema – ha sottolineato Longo – Per fortuna questa questione è parzialmente risolta, con la possibilità di espansione nel territorio di Campi. Dopo 10 anni di lunghe discussioni su Gonfienti, possiamo dirci soddisfatti di come stanno andando le cose”. La zona adibita al nuovo ampliamento, limitrofa all’attuale perimetro dell’Interporto, è già al centro del procedimento di Via (la Valutazione di Impatto Ambientale) attivato dalla società, ma ad esprimersi a questo punto dovranno essere gli enti preposti. Nel corso della riunione di commissione di questa mattina, sono stati poi chiariti gli obiettivi futuri – in particolare, il potenziamento dell’intermodalità con un’attenzione specifica rivolta al trasporto ferroviario e all’integrazione ferro-gomma – ed è stata illustrata la situazione in merito alla ricapitalizzazione della spa. La Regione ha infatti comunicato che investirà un milione e 100mila euro, mentre dal Comune di Prato (socio di maggioranza) non sono ancora arrivate risposte in questo senso. La scadenza, ad ogni modo, è perentoria: il 31 dicembre del prossimo anno Interporto dovrà saldare il mutuo bancario acceso anni fa con le banche per rimettere in ordine i conti della società, restituendo indietro 5 milioni di euro. Qualora la cifra non fosse raggiunta, la piattaforma logistica si vedrebbe costretta a vendere immobili per recuperare liquidi. Fra i primi beni ad essere messi in vendita, finirebbe – come sottolineato da Longo – la palazzina direzionale, “meno strategica rispetto ad altre realtà dell’Interporto della Toscana Centrale”.