Il Tribunale di Firenze riconosce il corretto agire di Publiacqua. La class action intentata contro l’azienda in merito alla presunta mancata restituzione della quota di tariffa relativa alla remunerazione del capitale abrogata con il referendum del 2011 ed alla tariffa applicata nei mesi successivi è stata rigettata. Piena soddisfazione per la sentenza del Tribunale di Firenze da parte dell’azienda.
“Finalmente è accertato quanto abbiamo più volte affermato e ricordato – ha dichiarato il Presidente di Publiacqua, Filippo Vannoni – Publiacqua ha sempre agito nel rispetto delle norme e della Convenzione di affidamento del servizio”. Nel dispositivo della sentenza si legge infatti che Publiacqua non ha messo in atto alcun comportamento illegittimo o illecito, non solo perché la società non ha potere nel determinare le tariffe, ma anche perché non ha tenuto comportamenti commerciali aggressivi e scorretti nei confronti di quegli utenti che avevano contestato l’applicazione delle tariffe stesse. Publiacqua, viceversa, ha tenuto un atteggiamento corretto informando tutti coloro che avevano messo in dubbio la legittimità delle fatture, spiegando come le tariffe applicate fossero quelle approvate dagli enti preposti, e come fosse in definizione il nuovo metodo tariffario. Publiacqua quindi ha dato piena informazione a tutti gli utenti. E’ significativo che solo nove utenti su 380mila abbiano promosso la class action: la maggioranza di cittadini che quindi ha evidentemente ritenuto corretta l’informazione fornita dall’azienda. “Il Tribunale – conclude Vannoni – ha ribadito quindi quello che abbiamo sempre sostenuto anche noi: Publiacqua anche in questa vicenda ha agito nella massima trasparenza e nel totale rispetto dei cittadini”.