Sono stati approvati ieri pomeriggio dal Consiglio comunale l’assestamento generale di Bilancio 2013 e la variazione 2014/2015 con 21 voti favorevoli (Pdl, Udc, Lega Nord, Lo Russo e Tosoni Indipendenti e Auzzi e Soldi del Gruppo Misto) e 20 contrari (Pd, Idv, Indipendenti per Prato). Come ha sottolinerato l’assessore alle Finanze Adriano Ballerini, risultano conseguiti, come attesta il Collegio dei Revisori, gli obbiettivi relativamente alla sussistenza degli equilibri di parte corrente e in conto capitale, al patto di stabilità e allo stanziamento delle risorse necessarie alla copertura dei debiti fuori bilancio riconosciuti. Citando testualmente la relazione del Collegio, è stata “accertata la coerenza, la congruità e l’attendibilità contabile della proposta di assestamento generale con il bilancio annuale, con il bilancio pluriennale e con i relativi programmi”.
«Quest’anno i Comuni sono stati messi in grado di conoscere i dati relativi alle risorse trasferite dallo Stato solo all’inizio di novembre – ha spiegato Ballerini – Pertanto a settembre nessuno disponeva dei necessari elementi per effettuare una compiuta verifica degli equilibri di bilancio . Tre mesi fa la preoccupazione principale riguardava l’andamento degli incassi della prima rata dell’IMU, le maggiori spese da sostenere da parte di diversi uffici e alcuni debiti fuori bilancio ancora da riconoscere: con l’assestamento generale si da atto della soluzione di queste problematiche».
Le principali maggiori entrate affluite e registrate sono: il fondo di solidarietà comunale (22 milioni oltre i 728.000 euro previsti), il trasferimento compensativo dell’IMU sugli immobili comunali di circa 1,5 milioni, l’integrazione al fondo di solidarietà comunale pari a 450.000 euro circa e l’incremento delle entrate derivanti dal recupero coattivo delle sanzioni per violazioni al codice della strada per 8,5 milioni.
A fronte dell’aumento del fondo di solidarietà comunale, il Comune deve però prevedere circa 17 milioni in uscita quale quota ceduta allo Stato (parte dell’IMU 2013) destinata ad alimentare il fondo stesso. Questo meccanismo, già previsto nella legge di stabilità 2013, fu oggetto di illustrazione in occasione del provvedimento di salvaguardia degli equilibri nel mese di settembre: ciò che all’epoca mancava erano l’ammontare e l’indicazione circa la corretta modalità di contabilizzazione. In realtà questi 17 milioni verranno trattenuti alla fonte dall’Amministrazione dello Stato a valere sui versamenti della seconda rata IMU e saranno redistribuiti ai Comuni in base ai calcoli elaborati dallo Stato.
In fase di approvazione del bilancio di previsione, il Comune ha adottato un criterio di massima prudenza stimando un taglio derivante dalla manovra di Spending Review di 8,9 milioni: oggi tale ammontare risulta, come dicono i dati pubblicati dal ministero, inferiore di circa 2.4 milioni: «Risorse in più arrivano anche dal “giro” dell’IMU trattenuta e restituita e dal mancato gettito IMU sugli immobili di proprietà comunale, quota trattenuta lo scorso anno dallo Stato su quanto doveva sul fondo di riequilibrio, e altri 450.000 dall’integrazione al fondo di solidarietà prevista in uno dei recenti decreti – ha proseguito Ballerini -. Rispetto all’iniziale forte divergenza, il Ministero ha rivisto le proprie stime avvicinandosi molto alle nostre. Abbiamo scelto questa strada: ci siamo sbilanciati su un versante, ma avendo un criterio ed una base per farlo. Questo ha consentito all’Amministrazione di non ridurre troppo oppure di congelare troppo a lungo la spesa corrente: adesso possiamo varare una manovra che ci consente di rivedere le previsioni IMU ad un valore più prossimo alle previsioni di incasso e sopperire alle richieste di spesa corrente».
Per quanto riguarda la spesa di investimento, l’incremento è di 1.487.576 euro, mentre l’indebitamento resta sul livello precedente.
Le maggiori entrate e le economie sulla parte corrente del bilancio 2013 permettono di utilizzare meno oneri di urbanizzazione per la spesa corrente e dirottarli sulla parte degli investimenti: con la variazione approvata ieri per la precisione vengono destinati 544.000 di oneri di urbanizzazione per gli investimenti. Ecco i principali: adeguamento normativo antincendio locali pubblico spettacolo (300.000 euro), interventi di presidio dal rischio idraulico (200.000), adeguamento sismico scuole (100 mila), ristrutturazione facciate palazzo comunale (160.000), restituzione oneri di urbanizzazione (200.000).