Estra, Consiag ed Estra Reti, le tre società i cui vertici sono indagati per turbativa d’asta e abuso di posizione dominante, rispondono alle accuse e si dicono convinte di aver agito nel rispetto delle regole, in “ambiti delicati e soggetti a continue novità normative, regolamentari, interpretative”. Il gruppo Estra ha diffuso una nota in cui ripercorre le vicende di oggi e le tappe principali della gara del gas, al centro di una guerra legale con il Comune di Prato, che da oggi ha un risvolto penale.
Ecco l’intervento integrale di Estra: “A seguito di vicende già oggetto di attenzione, da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza, la Procura di Prato ha delegato alla Guardia di Finanza la ricerca, mediante perquisizione, di documenti inerenti la gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas metano. L’ipotesi accusatoria sorge quindi dai contenziosi tra Estra-Consiag-Estra Reti Gas, da un lato e Comune di Prato d’altro lato. Si sospetta che le aziende siano state avvantaggiate in danno del Comune turbando la procedura in modo irregolare.
Oggi con la massima disponibilità i nostri addetti e funzionari hanno fornito, agli operanti, tutto quanto oggetto di richiesta.
Gli interessati dalla perquisizione si dicono sereni e fiduciosi nell’operato della magistratura.
Infatti al Comune di Prato furono, a suo tempo, forniti tutti i dati, la gara è stata bandita e si è conclusa. L’aggiudicazione della stessa è stata sospesa in attesa del giudizio di merito del TAR della Toscana, conseguente ad un ricorso da parte di Estra.
Le aziende, già da tempo hanno esposte le proprie ragioni, nella convinzione di aver correttamente operato in ambiti delicati e soggetti a continue novità: normative, regolamentari, interpretative”.