Sono scesi in piazza, ancora una volta, per far sentire la loro voce al Governo e protestare contro il disegno di legge di stabilità “che rischia di mettere definitivamente in ginocchio il comparto della sicurezza pubblica”. “Armati” di volantini e cartelli di dissenso, gli operatori territoriali delle forze di Polizia e dei vigili del Fuoco hanno manifestato, questa mattina, di fronte alla Prefettura di Prato, in pieno centro storico: anticipando, come previsto a livello locale, la mobilitazione nazionale del settore – organizzata per questo pomeriggio a Roma – il personale e i sindacati hanno messo in discussione diversi capitoli di spesa della legge e criticato alcune scelte sostenute dall’Esecutivo.“Oggi siamo qui come in altre occasioni – ha spiegato Angelo Caiazzo, segretario generale provinciale Coisp Prato – per denunciare i continui tagli che questo Governo, con scelte scellerate, porta avanti, costringendo noi poliziotti a lavorare in un contesto indegno. Ad esempio, è capitato e capiterà ancora di trovarsi con macchine con più di 200mila km e di essere impossibilitati ad effettuare gli interventi dovuti per la sicurezza della cittadinanza”. Tra i tanti punti contestati, la proroga anche per il 2014 (per il quarto anno consecutivo) del blocco degli stipendi, le sforbiciate alle risorse per il pagamento degli straordinari, il congelamento del turn-over e la costante riduzione delle assunzioni. Ma non solo. “Alla luce dei tagli effettuati, non possiamo accettare neanche un rifinanziamento, con oltre 40 milioni di euro per i primi sei mesi del 2014, di un progetto che è chiaramente fallimentare. Stiamo parlando – ha chiarito Giuseppe Crupi, segretario regionale Siap Toscana – del piano ‘strade sicure’, che prevede tra l’altro l’attribuzione di un’indennità riservata al personale delle forze Armate con esclusione di quello delle forze di Polizia, nonostante il servizio venga svolto congiuntamente”. “La sicurezza non viene vista come un investimento – ha aggiunto Vincenzo Vassallo, segretario generale Siulp Prato – ma come un capitolo su cui andare a tagliare e ridurre sempre più i finanziamenti”. Insomma il sistema, secondo quanto riferito dalle sigle sindacali, sembra essere vicino al collasso e a farne i conti è e sarà la popolazione. Il personale di Polizia e vigili del Fuoco è però pronto a dare ancora battaglia qualora nella Capitale non si registri un immediato cambio di direzione. “Se il Governo non ascolterà le nostre richieste, andremo avanti e alzeremo il tiro – ha concluso Caiazzo – con le nostre dimostranze”.
Giulia Ghizzani
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