Dovrà scontare 10 anni di reclusione in carcere e poi, una volta uscita, sarà ricoverata in un ospedale psichiatrico giudiziario la badante georgiana che lo scorso 6 gennaio uccise a Oste Cleofe Nizzi, l’anziana ex ristoratrice della quale si occupava da qualche giorno. Stamani è arrivata la sentenza al termine del processo con rito abbreviato e il giudice Luca D’Addario ha accolto integralmente la richiesta del pm Antonio Sangermano. Natia Tatarashvili, 24 anni, è stata condannata per omicidio volontario ma ha potuto usufruire dello sconto di pena previsto dal rito alternativo e dal riconoscimento della parziale infermità di mente. Gli avvocati della difesa avevano chiesto l’assoluzione sostenendo il vizio totale di mente. Natia, nelle settimane precedenti la tragedia, aveva cercato più volte di uccidersi. Una volta gettandosi nel Bisenzio dal ponte XX Settembre. Nell’occasione solo il coraggio di alcuni poliziotti riuscì a salvarla. Pochi giorni dopo, però, avvenne il terribile delitto dell’Epifania.