Metti insieme uno studio di architetti, uno di commercialisti e una spruzzata di arte. E’ il mix che sta dietro all’allestimento “8+1”, inaugurato ieri sera e realizzato grazie alla collaborazione di LATO e BBS, spazi che hanno deciso di unire l’attività professionale a quella espositiva per fare dell’energia artistica uno strumento di comunicazione con il territorio. Il progetto, diviso equamente tra i due studi, si sviluppa attraverso due diversi momenti: una prima tranche di artisti – Serena Fineschi, Marco Andrea Magni, Virginia Zanetti e T-yong Chung -, sarà infatti in mostra fino al 6 gennaio, seguita una seconda – composta da Emanuele Becheri, David Casini, Giovanni Kronenberg ed Enrico Vezzi – che dal 22 gennaio proseguirà fino al 6 marzo. Da qui, il titolo dell’allestimento, che vede gli otto protagonisti in dialogo costante tra loro e in rapporto con l’essenza stessa dell’arte, rappresentata appunto dal numero “1”. “Gli artisti, sia italiani che stranieri, vantano tutti importanti esperienze anche a livello internazionale – ha spiegato Matteo Innocenti, curatore di “8+1” – I visitatori potranno trovare installazioni sonore, videoproiezioni, scultura. Insomma tante diversi modi di fare arte”. Grande l’impegno degli studi LATO e BBS, che da subito hanno abbracciato l’idea di collaborare e di dare un contributo culturale al distretto. “Il messaggio che vogliamo lanciare – ha sottolineato Stefano Ballerini, uno dei soci BBS – è che Prato ha tanto da offrire. Vogliamo far vedere che la nostra città è capace di fare, di produrre e di interessare le persone”. “Ci aspettiamo che le varie realtà del territorio inizino a fare rete. Prato è stata la città del contemporaneo, grazie al museo Pecci, però non c’è mai stata una realtà intorno al museo che facesse del contemporaneo un vero elemento di priorità”, ha aggiunto Luca Gambacorti di LATO. La mostra è aperta al pubblico, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. L’ingresso è gratuito.
Giulia Ghizzani