Un appello pubblicato su Facebook e affisso su un cartello stradale per chiedere a chiunque fosse presente la sera del 2 agosto all’anfiteatro di Santa Lucia di raccontare in Procura la dinamica dell’incidente che ha visto coinvolta la figlia. E’ quanto fatto da Marco Stefani, il padre della bimba di 9 anni che la sera del 2 agosto è caduta dall’altezza di quattro metri all’anfiteatro di Santa Lucia a seguito del cedimento di un parapetto. La famiglia Stefani, infatti, ha presentato un esposto in Procura per chiedere alla magistratura di indagare sul caso e dagli uffici di viale della Repubblica cercano testimoni per chiarire come effettivamente siano andate le cose la sera dell’incidente.
“La Procura sta svolgendo delle indagini – spiega l’avvocato della famiglia Stefani, Giuseppe Perrone – e noi portando più testimoni possibili vogliamo fugare ogni dubbio sulla dinamica dell’incidente che tra l’altro a noi appare molto evidente. La Procura vuole sapere se la bimba è stata spinta o se è caduta semplicemente appoggiandosi al parapetto. Noi sappiamo che la struttura era evidentemente non a norma e che la balaustra era marcia. E poi in quel punto nemmeno le ringhiere sono sicure”.
La famiglia Stefani attende un eventuale pronunciamento da parte della Procura su possibili imputazioni e sull’individuazione dei responsabili, per poi decidere se portare la causa anche a livello civile oppure se costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale.
Intanto le condizioni della bimba sono in miglioramento ma non può ancora essere considerata del tutto guarita. Se il problema al braccio è stato risolto, quello alla mandibola persiste e la bimba è ancora costretta a mangiare cibo che non richiede una masticazione impegnativa. “Purtroppo serve ancora un po’ di tempo – conclude l’avvocato – ma noi tutti siamo sicuri che la bimba si riprenderà completamente dai vari problemi causati dall’incidente”.
Stefano De Biase
Commenti