Auto parcheggiate davanti all’entrata dei negozi in centro, la rabbia dei commercianti: “Serve rispetto”
Una lettera appello per tutti coloro che vivono e frequentano il centro storico per chiedere il rispetto delle regole e soprattutto di chi lavora nella parte più antica della città. E’ quanto fatto da Marco Calamai del gruppo Rik & Co. Società che conta sei negozi nel centro storico pratese. Tutto nasce dall’episodio di ieri pomeriggio quando alcune automobili hanno parcheggiato davanti all’entrata del Camomilla Store e dell’Hello Kitty Outlet, due negozi di via Muzzi, ignorando completamente l’ordinanza di divieto di sosta. Con l’aggravante che si trattava della seconda domenica del mese, giorno dedicato all’apertura straordinaria per la maggior parte dei commercianti. “Questo è l’ennesimo episodio – dice Calamai – e dopo diverse telefonate alla polizia municipale, abbiamo pensato di scrivere alla stampa sperando che una pubblica denuncia possa indurre qualcuno a fare più attenzione a quelle che sono le più basilari regole del vivere comune. Siamo in via Muzzi, a due passi da Piazza Duomo, area che risulta regolamentata come pedonale. E queste (nella foto) sono invece le condizioni in cui ci siamo trovati a lavorare: alle 16.30 le entrate dei due negozi erano ancora chiuse da due auto parcheggiate”.
Da qui l’invito al buonsenso. “Il mio appello è rivolto a tutte le persone – prosegue Calamai – e in particolar modo a coloro che vivono il nostro amato centro storico. Sono convinto che i controlli siano importanti ma ancor più importante è il rispetto per coloro che ci lavorano, per coloro che ci vivono e per coloro che lo frequentano.
Se non partiamo da quello che è il rispetto per l’altro, non c’è nessun controllo, non c’è nessuna politica che possa far qualcosa per migliorare la vita nella nostra città. Il nostro centro storico è bello, tanto offre e tanto ha ancora da offrire e mi piacerebbe che tutti coloro che lo amano e amano la nostra città dessero il loro contributo, a partire dal loro comportamento, affinché, al di là degli oggettivi problemi, Prato possa essere ancor più bella e vivibile da parte di tutti, compresi noi che abbiamo scelto di viverci e lavorarci”.