Il Convitto nazionale Cicognini si candida ad essere la prima scuola a Prato in cui si insegnerà tra le materie curricolari anche la lingua e cultura cinese. Lo si farà nel nuovo indirizzo del liceo internazionale, una delle novità istituite con il dimensionamento scolastico per il prossimo anno, settembre 2014. La scelta di inserire il cinese nel curriculum di studi è stata fatta dopo una ampia riflessione del reggente Mario Di Carlo insieme agli insegnanti, “per dare una ‘spolveratina’ – così dice De Carlo – all’offerta formativa complessiva del Convitto”. L’ok definitivo spetta alla Provincia, a cui compete la gestione delle scuole superiori; ma il preside si dice ottimista. La vice presidente della Provincia Ambra Giorgi preferisce invece andarci cauta: non soltanto perché spetta alla giunta decidere, ma anche perché il Convitto potrebbe non essere l’unica scuola con l’insegnamento del cinese: trattative sarebbero in corso anche con il liceo scientifico Copernico.
Di Carlo nel frattempo spiega: “Si è pensato che la lingua cinese potesse essere appetibile per una comunità come la nostra; e ci aspettiamo da parte degli studenti una buona risposta”. Per il primo anno ci saranno 7 ore alla settimana di cinese, in un insieme di materie di stampo scientifico; oltre all’insegnamento delle altre materie, tutto in lingua inglese, con alcune materie in cinese.
“Quello che insegneremo non è il cinese per i cinesi, ma per gli italiani”, spiega ancora De Carlo. Vorremmo intercettare il pratese, il futuro professionista, il commerciante, colui che deve intrattenere relazioni con una comunità e un paese, la Cina, che nel mondo sta crescendo a ritmi velocissimi”.