Una scommessa vinta. Il progetto pilota finanziato a Prato dalla Regione Toscana per l’agricoltura sociale costituisce un modello di esperienza riuscita. Sono quattro le associazioni, nel territorio provinciale, dove le persone con disabilità contribuiscono a produrre la verdura a km zero che fa bene a chi la mangia ma, soprattutto, a chi la coltiva. E questa mattina a palazzo Buonamici l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Salvadori insieme al presidente della Provincia Lamberto Gestri e all’assessore al Sociale del Comune di Prato Dante Modanelli, ha fatto il punto sul progetto con i suoi protagonisti: Fedele Raho dell’Azienda agricola di Rigoccioli, Roberto Macrì per la Fondazione Opera Santa Rita, Claudio Martini della Polisportiva Aurora e Giorgio Cioni dell’Associazione Di.A.Psi.Gra.
“Abbiamo fatto un bando per attività agricole che, com’era l’intento ha funzionato egregiamente anche dal punto di vista sociale e umano. Su questa strada dobbiamo proseguire per creare percorsi che siano terapeutici ma si portino a una esperienza di lavoro vero, l’obiettivo è la dignità del lavoro”, ha detto l’assessore Salvadori di fronte alla sala Biagi di via Ricasoli stracolma di operatori, genitori, protagonisti dei vari progetti.
Il progetto nasce sulla base del bando regionale della Regione Toscana per il sostegno dell’agricoltura sociale pubblicato nel 2012 e rivolto a enti e associazioni che già si occupano di accoglienza di persone con disabilità e svantaggio attraverso lo svolgimento di esperienze in attività agricole anche non professionali. Le associazioni hanno colto al volo l’opportunità offerta dall’assessorato all’Agricoltura della Regione. Hanno vinto il bando, ma sono andate anche oltre. Hanno creato una rete virtuosa tra loro e con gli specialisti dell’Asl 4, facendo diventare questa esperienza un progetto pilota in cui all’inserimento socio-terapeutico si associa un’attività di studio che valuta criticità, vantaggi e miglioramenti da proporre.
LA RETE DEI PROGETTI
AZIENDA AGRICOLA RIGOCCIOLI – Di proprietà della Cooperativa sociale Humanitas di Prato, produce olio extravergine d’oliva, ortaggi, conserve, oltre a Fichi secchi di Carmignano. L’azienda nel progetto è affiancata da Progetto Futuro, associazione costituita da genitori di bambini e ragazzi disabili con l’obiettivo di aiutare altre famiglie che vivono problemi comuni. Il progetto ha finalità terapeutico-riabilitative e formative. I partecipanti svolgono producono ortaggi e accudiscono piccoli animali da aia, in un rapporto diretto con la natura. Nel progetto sono inseriti due ragazzi con disabilità e problemi di autismo e una persona proveniente dal carcere in misura alternativa.
FONDAZIONE OPERA SANTA RITA – Il progetto si svolge a Vignole di Quarrata, nei terreni adiacenti Villa Nesti, residenza per persone con autismo. Coinvolge cinque persone con autismo medio-grave. E’ seguito da operatori specializzati nel trattamento dell’autismo, affiancati da un agronomo. E’ stata attivata una progettazione di lavoro specifica, supportata dall’equipe clinica del centro per autismo Silvio Politano. Sono nate coltivazioni sia orticole che ornamentali con l’utilizzo di un terreno di oltre mezzo ettaro e di un’ampia serra professionale. Gli ortaggi prodotti vengono commercializzati presso il punto vendita Colto e comprato, aperto tutte le mattine in viale Piave a Prato.
POLISPORTIVA AURORA E Di.A.Psi.Gra – L’associazione sportiva dilettantistica Aurora è impegnata in ambito ambientale, sociale e culturale. I volontari svolgono azione sinergica con operatori professionali della Asl 4, utenti del servizio di salute mentale, loro familiari e volontari del territorio. La Di.A.Psi.Gra è un’associazione nazionale che ha come obiettivo la difesa di persone con problemi psichici. La sezione di Prato è attiva da tempo in azioni di agricoltura sociale. Il progetto – che vede le due associazioni coprotagoniste – è ospitato in una struttura dove è già attiva “Animal house”, pensionato di animali dove soggiornano asini, capre, gatti e animali da cortile, in località Pantanelle a Galciana. La fattoria didattica “Adotta un agricoltore” è un percorso di agricoltura sociale ideato dall’associazione Di.A.Psi.Gra. con la Polisportiva Aurora e l’Associazione Terra di mezzo che, grazie al lavoro della terra e alla valorizzazione della filiera corta, permette a persone con disagio di intraprendere percorsi di riabilitazione e integrazione sociale. Attualmente sono inserite due persone adulte con problematiche di salute mentale e un’altra in misura alternativa al carcere.