Potremmo chiamarla la maledizione delle primarie. Perchè dopo la vittoria di Carlesi nel 2009 nonostante la classe dirigente del partito sostenesse Abati, ieri c’è stato il trionfo di Renzi a dispetto del fatto che segretario, onorevoli e sindaci del Pd tenessero tutti per Bersani. Qualcuno comincia già a parlare di mancato collegamento fra le esigenze della gente e le scelte del partito. Ilaria Bugetti però non dà credito a chi parla di un voto che dovrebbe fare preoccupare il Pd pratese. “Visti i numeri si capiva che in città Renzi avrebbe ottenuto i maggiori consensi – dice Bugetti – ma non si tratta della vittoria del sindaco di Firenze, bensì di successo di tutto il Pd. Ha vinto la democrazia, di fronte ad un’affluenza straordinaria. E adesso chiediamo che le primarie vengano mantenute anche per le candidature di sindaco e parlamentari. E poi non ha più senso parlare di schieramenti, questi sono discorsi da lasciare alle spalle. A Prato abbiamo lasciato tutti liberi di decidere il proprio candidato preferito. Noi invece dobbiamo continuare a portare avanti il processo di rinnovamento del partito in città cominciato nel 2010”. Bugetti lancia anche una frecciata al centrodestra. “Speriamo che la tendenza di ieri che ha visto un’affluenza importante venga confermata anche ai prossimi appuntamenti elettorali – spiega – Se è vero che sono venuti a votare anche persone che in passato hanno votato centrodestra, forse potrebbero decidere di appoggiarci anche in futuro”. Poi il ballottaggio. “Noi non faremo accordi fra dirigenti – conclude – ma parleremo di progetti comuni, dei bisogni della gente. Il dato è che finalmente ci sono tanti elettori che si rivedono in un progetto di centrosinistra. E anche se Renzi dovesse vincere al ballottaggio noi continueremo a svolgere il lavoro di rinnovamento del partito”.
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