4 Marzo 2012

Riccardo Mazzoni confermato coordinatore Pdl con il 58% dei voti


Le previsioni della vigilia sono state rispettate: Riccardo Mazzoni è stato riconfermato nel ruolo di coordinatore provinciale del Pdl e con lui Alessandro Giugni che diventa il nuovo “vicario” del partito. La vittoria congressuale per la mozione di Mazzoni è arrivata ieri sera verso le 22, al termine di una giornata “calda”, che ha portato a votare quasi 1200 tesserati pratesi del Popolo della Libertà (circa il 67% degli iscritti). Un successo quello di Mazzoni, va detto, molto più sofferto del previsto. Alla fine la mozione di Innaco e Banchelli ha ottenuto il 42% delle preferenze (in totale 497 voti, contro i 691 assegnati al ticket Mazzoni – Giugni) stravolgendo le previsioni della vigilia che parlavano di un 70% degli iscritti a favore del coordinatore uscente. Per quanto riguarda il coordinamento, invece, sarà composto da 18 membri della lista di Mazzoni – Giugni (quindici dalla lista bloccata e tre che scaturiranno dalle preferenze, sicuro fra questi Cosimo Zecchi) e da 12 componenti della mozione di Innaco e Banchelli. “Abbiamo sempre sostenuto il bisogno di continuità – ha commentato fresco di riconferma Riccardo Mazzoni – e finalmente non mi potranno più accusare di essere un nominato dalla politica. Da oggi a tutti gli effetti sono un eletto”. Poi uno sguardo al futuro prossimo. “Da domani dobbiamo lavorare tutti assieme per sostenere sindaco e assessori, lasciando alle spalle i toni, spesso troppo duri, del congresso. Il Pdl comunque è un partito vivo, come dimostrato dalla presenza al voto di 1200 iscritti, in un periodo come questo dove è forte il sentimento di antipolitica”. Francesco Innaco commentando il risultato congressuale parla comunque di “grande successo”. “Il 42% dei voti fa capire a tutti che non siamo una fronda nel partito – ha commentato – ma che in tanti hanno fatto proprie le nostre istanze di cambiamento all’interno del Pdl. Scissioni non ce ne saranno ma lotteremo nel partito per dare voce alle richieste della cittadinanza”.