5 Marzo 2012

Oli lubrificanti usati, raccolte a Prato 525 tonnellate. La Campagna di informazione del Consorzio fa tappa in città


Oltre 525 tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte sul territorio pratese nel 2011, su un totale di 14.342 tonnellate recuperate nell’intera Regione Toscana. Sono i dati resi noti dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati nell’ambito di “CircOLIamo 2011-2012”, la campagna educativa itinerante che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul corretto smaltimento dei lubrificanti esausti.
“L’obiettivo – ha affermato il vice sindaco e assessore all’Ambiente, Goffredo Borchi – è quello di trasformare un problema in una risorsa. Perché il recupero degli oli industriali operato dal Consorzio, e in modo particolare riciclaggio degli oli vegetali da parte di Asm, rappresentano non solo un beneficio per l’ambiente ma anche un’opportunità sotto il profilo economico ed occupazionale su cui la giunta Cenni ha deciso di scommettere sin dal suo insediamento. Non a caso, un indicatore importante relativamente alla prossima gara d’ambito per lo smaltimento dei rifiuti sarà quello di puntare ad una raccolta differenziata del 72 per cento. Una percentuale raggiunta solo in alcune zone dei paesi scandinavi, notoriamente all’avanguardia in questo campo”.
Numerose sono state le scolaresche pratesi che hanno assistito ad una lezione speciale sul recupero degli oli usati. Da parte sua, l’assessore all’Istruzione pubblica, Rita Pieri ha aggiunto: “Sensibilizzare i giovani al rispetto dell’ambiente è un’attività essenziale e la risposta delle scuole alla campagna “CircOLIamo” è stata davvero incoraggiante”.
In tutta Italia, delle 432mila tonnellate di olio lubrificante che sono state immesse al consumo nel 2011, il Consorzio ha raccolto 189.267 tonnellate di oli usati, oltre il 95% del potenziale raccoglibile. “I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato Franco Barbetti, direttore Tecnico Operativo del COOU – ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100 per cento. E per fare ciò abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, dalle amministrazioni alle imprese, passando per i singoli cittadini”.
Per questo motivo il Consorzio ha ideato la campagna informativa itinerante “CircOLIamo”, che nel 2012 raggiungerà 59 province italiane.  “Si tratta di un format ormai consolidato – ha aggiunto Barbetti – che permette al COOU di dialogare con i cittadini, i rappresentanti delle amministrazioni territoriali e le associazioni territoriali e di categoria per arrivare a dei punti condivisi sui principi che ormai fanno parte stabile delle nostre iniziative. Sono due, in particolare, i messaggi che vogliamo comunicare: da un lato i pericoli che possono derivare dal contatto con i lubrificanti usati o dalla loro dispersione nell’ambiente, dall’altro i vantaggi per il sistema Italia che derivano dal riutilizzo degli stessi oli esausti. Con il nostro lavoro salviamo l’ambiente e al contempo aiutiamo il Paese a risparmiare nelle importazioni di petrolio”.
L’olio lubrificante usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari di fabbriche e industrie, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli. Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”, deve essere smaltito correttamente. In 28 anni di attività il COOU ha raccolto 4,72 milioni di tonnellate di olio usato, evitandone così la dispersione. Se utilizzato in modo improprio l’olio usato può essere estremamente dannoso per l’ambiente e per la salute umana: basti pensare circa 4 kg d’olio – il cambio di un’auto – se versati in acqua sono in grado di coprire una superficie grande quanto un campo di calcio.
Chiunque, telefonando al numero verde del Consorzio, 800 863 048 o collegandosi al sito www.coou.it, può avere informazioni e il recapito del raccoglitore più vicino. Il Consorzio coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta, diffuse su tutto il territorio nazionale, e di 6 impianti di rigenerazione. L’olio usato, infatti, può costituire un’importante risorsa economica per il nostro Paese, perché può essere rigenerato e tornare a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva; negli ultimi anni il riutilizzo dell’olio lubrificante ha consentito un risparmio complessivo di quasi 2,9 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio del nostro Paese.