Maxi-operazione antidroga della Questura di Rimini, tre arresti anche a Prato
Tre cittadini cinesi sono stati arrestati a Prato dalla squadra mobile, nell’ambito di una maxi operazione antidroga condotta dalla Questura di Rimini, che ha sgominato un’associazione a delinquere finalizzate al traffico illecito di sostanzer stupefacenti. In manette sono finite in tutto 27 persone, di etnia marocchina, cinese, ucraina e italiana, che gestivano il traffico di droga tra Marocco, Spagna e Italia. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati mille chili di hashish, due chili di cocaina e un milione e 300 mila euro, ritenuti provento di riciclaggio. Tra gli arrestati figurano anche imprenditori cinesi indiziati di riciclare denaro provento dell’attività illecita con le loro aziende, attraverso articolate operazioni finanziarie tali da ostacolare la tracciabilità del denaro che veniva loro periodicamente consegnato, in pagamento della droga per conto dei trafficanti spagnoli.
Le indagini coordinate dalla Dda di Bologna hanno anche prodotto sequestri preventivi per 6 milioni, tra beni immobili, auto di lusso, conti correnti bancari e denaro contate. Tre arresti sono stati eseguiti in Spagna per cittadini di origine marocchina a Marbella, Malaga e Barcellona. Tre cittadini di origine cinese invece sono stati fermati – come detto – a Prato e uno a Roma, due gli ucraini, con passaporto russo, arrestati a Rimini, 17 i cittadini di origine marocchina arrestati tra Milano, Lodi, Como e Carpi. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i trafficanti magrebini in Spagna si appoggiavano ai cinesi per i pagamenti delle forniture di droga. I cinesi ripulivano il contante attraverso attività commerciali e imprenditoriali pulite. Mentre lo spaccio delle sostanze era affidato o cittadini di origine marocchina o dell’Est Europa.