Integrazione, il CNEL mette Prato ai primi posti in Italia. Silli: “Bene così ma non fermiamoci”
Il Consiglio Nazionale di Economia e Lavoro (Cnel) ha recentemente messo Prato ai primi posti della classifica dei territori con il miglior indice di integrazione. La classifica è stata redatta sulla base di una ricerca nazionale, ottenuta incrociando una serie di dati occupazionali, di inserimento sociale, di inserimento scolastico, accesso al credito, imprenditorialità straniera ecc.
“Questo non significa che i problemi siano scomparsi – commenta l’assessore Silli in una nota -. Molti sono i fenomeni riconducibili ad una mala gestione del fenomeno migratorio nel passato e ovviamente le problematicità sono piene di sfaccettature. Quindi se da un lato possiamo rallegrarci dei dati fornitoci dal Cnel dall’altro non possiamo certo dimenticare che la strada verso il ripristino della legalità in alcune zone della città è ancora lunga”.
Secondo l’assessore Silli tre sono i punti focali per la gestione del fenomeno migratorio per il futuro prossimo: “Prima di tutto integrare i migranti presenti sul territorio stimolando chi si impegna per questo e fa da tramite con i suoi connazionali – dice – è poi necessaria la ricerca di fondi ministeriali da investire sul territorio per decine di progetti di integrazione scolastica per le seconde generazioni, per l’integrazione sociale e soprattutto per l’integrazione del distretto produttivo. Bisogna poi cercare di evitare l’arrivo di nuovi migranti a causa di un chiaro problema di occupazione. In Italia i migranti ormai disoccupati sono 300mila questo governo dovrebbe impegnarsi a chiudere i flussi in ingresso come Prato ha più volte chiesto durante le commissioni ministeriali alle quali io stesso partecipo. Espellere infine chi non ha un titolo di soggiorno. La legge sia uguale per tutti. Umanamente è certo cosa che non rallegra, ma responsabilmente dobbiamo capire e far capire, che non siamo più in grado di accogliere chicchessia almeno fino a quando l’economia non si risveglierò per tutti”.