Sopralluogo al cantiere del nuovo ospedale, stamani, da parte della Commissione consiliare Infrastrutture, viabilità ed edilizia pubblica della Provincia, assieme ai tre assessori Giorgi, Beltrame e Menchetti. Il direttore generale della Asl Cravedi ha accompagnato i politici nei futuri reparti, mostrando anche la prima camera-tipo di degenza già allestita. I lavori, che hanno accumulato alcuni mesi di ritardo dopo la consegna delle aree (nel maggio 2009 si prevedeva la conclusione delle opere al 31 gennaio 2012 ) hanno rispettato la tabella di marcia stilata dopo la posa della prima pietra e dovrebbero concludersi entro l’anno. Dopo ulteriori 7-8 mesi per collaudo e trasferimento, il nuovo ospedale dovrebbe essere operativo a settembre 2013. Il presidente della Commissione Luca Roti (Pd) giudica positivamente i lavori, ma esprime preoccupazione sui tempi di costruzione della nuova viabilità di accesso, da parte del Comune.
Nell’attuale ospedale rimarranno a destinazione sanitaria due palazzine: quella di malattie infettive ospiterà un centro dialisi, ambulatori per visite specialistiche a integrazione del Giovannini e una struttura di cure intermedie con 30 posti letto. La palazzina attualmente occupata dal reparto di medicina sarà destinata alle cure psichiatriche, con la previsione anche di una comunità terapeutica da 20 posti letto. Quanto al futuro del Misericordia e Dolce, il direttore Bruno Cravedi auspica di superare l’impasse. Nel 2005 la giunta Romagnoli stipulò l’acquisto dell’area, da parte del Comune, per 43,3 milioni. Ma l’accordo era legato all’inizio dei lavori entro il 2007, termine poi slittato a causa dei ricorsi legali della ditta che aveva perso la gara di affidamento. Il sindaco Cenni ha rimesso in discussione l’intesa, per non gravare il Comune di un esborso giudicato eccesssivo. E adesso la Regione ha varato una legge per semplificare le procedure di alienazione degli immobili.