Se le aziende italiane diminuiscono dell’1,5%, le ditte gestite da stranieri continuano ad aumentare, ma in misura minore rispetto agli scorsi anni. E’ quanto emerge dal rapporto sull’imprenditoria straniera a Prato e Provincia della Camera di Commercio. Nel 2008 le imprese straniere erano cresciute del 13,8%, nel 2009 hanno fatto segnare un + 10,7%, per arrivare al 7,9% del 2010. Un rallentamento sul quale incide molto l’imprenditoria cinese: nel 2010 è cresciuta dell’8,3% e nel primo semestre 2011 ha segnato un + 7,1%, un dato quasi dimezzato rispetto al 2009. In particolare le confezioni orientali sono cresciute del 6% contro il + 13,2% del 2009). Complessivamente tra il 2010 e la prima metà del 2011 sono state cancellate dalla Camera di Commercio 1600 aziende straniere.
Alto il tasso di turnover delle ditte straniere: il 27% del totale ha meno di 2 anni di vita, percentuale che sale al 48% fra quelle cinesi. Nel complesso A Prato un quarto delle imprese hanno come titolari giovani stranieri. I maggiori tassi di crescita sono fra le ditte rumene e pakistane (rispettivamente +16,3% e +8,9%). L’anno scorso 400 imprenditori orientali si sono rivolti allo sportello di informazione in lingua cinese della Camera di Commercio.