Più di 300 persone riunite nella splendida cornice del Museo del Tessuto per parlare (e ascoltare) di Prato, dei pratesi e – soprattutto – per seminare idee e proposte che ora dovranno necessariamente germogliare per disegnare la Prato che verrà. E’ stato un evento e una scommessa vinta il workshop “Comunicare è futuro”, organizzato dalla Fondazione Museo del Tessuto, con il supporto e la collaborazione della Fondazione Cassa di risparmio di Prato e il contributo di una serie di soggetti imprenditoriali cittadini, a partire dalle principali testate giornalistiche, tra le quali Notizie di Prato e Tv Prato. Un evento in grado di catalizzare per una mattina l’attenzione di tutti su una città fin qui rimasta ai margini e che mai, purtroppo, è riuscita a “vendersi” e a presentarsi all’esterno. E invece stavolta in tanti, e non solo a Prato, sono stati coinvolti in questo innovativo progetto. Basti pensare che stamani l’hashtag #seifelicediprato (scelto per identificare l’iniziativa) era costantemente tra i primi 10 Twitter tendering. Segno dell’interesse e della curiosità che il workshop ha saputo creare.
L’idea di base dei promotori era quella di realizzare un laboratorio aperto alla città per comunicare Prato all’esterno, raccogliere idee, e tracciare il futuro della città. E alla fine della mattinata gli spunti sono stati davvero tanti. Spunti che ora saranno alla base della fase due, quella che dovrà passare dalla teoria alla pratica con il coinvolgimento diretto dlele istituzioni e degli enti economici.
Resta il fatto che forse per la prima volta a Prato ci si è voluti interrogare su un cammino comune da far intraprendere alla città, con una unione di intenti e soprattutto cercando di percorrere anche strade nuove e non battute. Per questo gli organizzatori hanno voluto presentare, con il ritmo incalzante che ha caratterizzato tutta la mattina, esperienze virtuose di promozione del territorio, attraverso progetti e manifestazioni di successo, fra cui Lucca Comics, il Festival della letteratura di Mantova, ComOn e il castello di Rivoli. E poi è stato dato spazio alle idee “made in Prato”: una serie di progetti che spaziano dal microcredito all’industria creativa, dall’integrazione tra culture a nuovi spazi per giovani e così via. Progetti che finiranno, insieme ad altri che già sono in lista di attesa, in un format che Tv Prato sta preparando e che sarà ospitato dal sito internet dell’iniziativa. Una sorta di banca dati virtuale dell’innovazione e della progettualità pratese.
L’evento si è aperto con la proiezione di un video curato dal regista e sceneggiatore pratese Tommaso Santi sull’importanza del sogno e di non perdere mai la capacità di fare progetti e di credervi. Sono poi seguite le videointerviste a personaggi di spicco dell’economia e del giornalismo, da Tito Boeri, Mario Moretti Polegato, Federico Falck, Dario Di Vico, sulla percezione che hanno di Prato. Interviste che sono state commentate sul palco da Philippe Pasquet, presidente di Premiere Vision, e Leonardo Previ, presidente di Trivioquadrivio.
Tante le suggestioni arrivate anche dalla sala e dal pubblico virtuale attraverso i tweet costantemente proiettati su uno schermo. Su tutte la necessità di cambiare modo di vedere le cose, di smettere di parlare di Prato solo nei termini di tessile e di cinesi, di scommettere invece sulla cultura come volano della rinascita economica. “Prato è stato campione di un mondo che ora non c’è più – ha sintetizzato Leonardo Previ -. Ora non è Prato che è cambiata e i cinesi non c’entrano per niente: è il mondo che è cambiato”.
Claudio Vannacci