E’ stata celebrata stamani anche a Prato la giornata della Memoria per ricordare le vittime della deportazione nazifascista. Una corona di alloro è stata deposta alla lapide davanti al Castello dell’Imperatore, dove nel marzo del 1944 furono rinchiusi oltre 150 pratesi poi deportati nel lager nazista di Mathausen, da cui soltanto 20 di loro hanno fatto ritorno. Il vicepresidente della Comunità ebraica di Firenze Franco Ventura ha ricordato la storia di Lia Sara Millur, una ragazza pratese di origine ebraica, che fu catturata dai fascisti, e deportata ad Aushwitz assieme ad altre 30 donne e ai loro figli, che avevano cercato invano rifugio nel convento delle suore francescane missionare di Maria, a Firenze.
I ragazzi delle scuole superiori pratesi hanno partecipato a una conferenza al Convitto Cicognini sul “fascismo italiano e lo sterminio”, organizzata dalla Provincia, mentre già ieri oltre 250 studenti pratesi avevano preso parte alla mattinata di riflessioni, memorie e testimonianze al Mandela Forum di Firenze. Il Comune di Prato sarà inoltre il primo in Toscana ad aderire al progetto Memorie d’inciampo”, che prevede la posa di una piccola pietra riportante il nome della vittima, nelle strade dove hanno abitato i deportati pratesi.