Una maggiore collaborazione per comunicare le leggi e le regole e favorire l’integrazione della comunità cinese a Prato. E’ quanto hanno convenuto l’ambasciatore cinese in Italia, Ding Wei, il sindaco Cenni e il presidente della Provincia Gestri, in occasione della visita del diplomatico orientale in città. Dopo lo scambio di doni, si è tenuto in Comune il vertice alla presenza anche del console cinese Zhou Yunqi e del Prefetto Maria Guia Federico. Sulla questione dei rimpatri dei clandestini l’ambasciatore ha detto che “c’è un canale ufficiale tra la Cina e l’Italia che procede bene”, anche se i numeri dicono che nel 2010 a Prato su 1300 immigrati irregolari individuati dalle forze dell’ordine, la gran parte dei quali cinesi, soltanto 25 sono stati accompagnati alla frontiera e numeri simili si sono registrati anche nel 2011. Sul piano della comunicazione, ad esempio soltanto il 60% dei cittadini cinesi iscritti all’anagrafe hanno restituito il censimento, Ding Wei punta molto sulla scuola e sui media cinesi.
L’ambasciatore ha individuato un gruppo di sette cinesi, rappresentanti della comunità orientale di Prato, come delegati per affrontare le questioni della convivenza e dell’integrazione. Il sindaco Cenni ha confermato la lotta all’illegalità e ha auspicato che grandi gruppi multinazionali cinesi vengano ad investire a Prato.Secondo il presidente Gestri l’incontro di oggi segna un punto di svolta nei rapporti diplomatici.