21 Gennaio 2012

Due rapinatori in trasferta e una basista donna arrestati per il colpo alla Mps di Poggio a Caiano


Sono stati arrestati dai carabinieri tre dei quattro malviventi che ieri mattina hanno messo a segno la rapina all’agenzia di Poggio a Caiano del Monte dei paschi di Siena. In manette sono finiti due pregiudicati catanesi, di 30 e 39 anni, ritenuti dagli inquirenti “trasfertisti” del crimine, tenuti d’occhio dai carabinieri di Vaiano a seguito di un’altra rapina in banca avvenuta nel novembre scorso a Vaiano. Assieme ai due malviventi è stata arrestata una casalinga di 50 anni, che ha ospitato i rapinatori nella propria casa alla periferia sud di Prato, e ha fatto loro da palo durante il colpo.
Attorno a mezzogiorno di ieri due uomini disarmati, di cui uno con il volto coperto da passamontagna, erano entrati in banca e si erano fatti consegnare sedicimila euro, prima di fuggire a bordo di uno scooter. Ad attenderli, poco distante, c’era un terzo uomo a bordo di un’auto, mentre la donna, al volante di una seconda vettura, faceva da palo. Sulle tracce dei malviventi c’erano però i militari della stazione di Vaiano che poco dopo, in via Vesuvio a Prato, hanno rintracciato la Renaut Megane su cui viaggiavano i tre rapinatori. Dopo un inseguimento nella zona del Macrolotto, i banditi hanno abbandonato la vettura tentando la fuga  a piedi. Due di loro sono stati bloccati dai militari, che hanno recuperato 8 mila euro e il passamontagna usato per il colpo. I carabinieri hanno poi rintracciato e arrestato anche la basista. A casa della donna, anch’essa di origine siciliana e con piccoli precedenti, sono state sequestrate due pistole giocattolo prive di tappi rossi, quattro taglierini, un altro passamontagna e una parrucca. I carabinieri, che hanno poi ritrovato anche il ciclomotore rubato usato per il colpo, cercano ora di identificare il rapinatore che è riuscito a fuggire: si tratta del bandito entrato nell’agenzia a volto scoperto e dunque i filmati di videosorveglianza potrebbero essere d’aiuto alle indagini. I militari non escludono che i tre possano essere responsabili di altre rapine compiute in città negli scorsi mesi.