Ben 500 richieste di cassa integrazione da parte di 126 aziende artigiane, giunte ai sindacati nel giro di pochi giorni. Il 2012 dell’economia pratese si apre con un dato choc, che riguarda per la maggior parte – il 67% dei casi – aziende tessili, ma anche l’edilizia (17%) e il settore metalmeccanico (16%). Le richieste di cassa integrazione sono precedute da assemblee sindacali settimanali nelle quali i lavoratori vengono informati delle tutele previste dagli ammortizzatori sociali. Nell’incontro di mercoledi scorso alla Uil erano circa 260 le persone presenti, rispetto a una media di circa 50 lavoratori. Solo in parte il boom di richieste può essere spiegato con la pausa natalizia: rispetto agli scorsi anni il dato è infatti comunque in aumento. L’impressione è quella di un mercato fermo e non soltanto nel tessile, con l’aggravante di condizioni sfavorevoli sul fronte del credito; così le aziende si trovano costrette ad attivare le procedure per la cassa integrazione.