La Misericordia di Prato ha accolto quarantasei nuovi confratelli e consorelle. Si è tenuta questa mattina nella cattedrale di Santo Stefano la tradizionale cerimonia della vestizione in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione. Dalle mani del correttore don Silvano Vannucchi, i nuovi entrati hanno ricevuto la veste del pellegrino con la cappa, detta «buffa» e il «sarrocchino», lo scapolare di cuoio. Tra questi molti giovani, a testimonianza del continuo rinnovamento all’interno della secolare Arciconfraternita. Presente il Magistrato al completo, guidato dal proposto Luigi Biancalani.
Come di consueto la celebrazione eucaristica è stata preceduta dalla processione dei confratelli e delle consorelle che in brigata si sono mossi dall’oratorio di San Michele in via Convenevole fino al Duomo. Per l’occasione è stata riaperta temporaneamente l’antica chiesa, sede storica della Misericordia, dopo l’incendio che in agosto aveva seriamente danneggiato gli interni. Alla partenza ha portato i suoi saluti il vescovo Gastone Simoni.
Novità di quest’anno la presenza a Prato di una componente della Misericordia Japan, confraternita fondata a Tokyo in Giappone da un volontario pratese. Masako Sakagughi, ospite a Prato per seguire un corso di formazione, è stata premiata con un diploma al termine della messa nella sede operativa di via Galcianese. Insieme a lei altri 112 hanno ricevuto le tradizionali onorificenze dell’Arciconfraternita come Capoguardia d’onore e Capoguardia. Premiati anche alcuni confratelli e consorelle per i preziosi servizi diurni e notturni di pronto intervento.
La giornata di festa è terminata con una proposta per il prossimo anno: ripercorrere, attraverso un pellegrinaggio a piedi da Prato a Loreto, le orme dei trenta pellegrini, storici fondatori del primo nucleo della Misericordia, che proprio dopo una visita al santuario marchigiano, decisero di dar vita all’Arciconfraternita.