Delitti sostanzialmente stabili, ma aumentano le denunce da parte dei cittadini e fra i reati crescono gli omicidi – ben 7 – e le rapine, con una escalation ai danni di banche e negozi. In diminuzione, invece, furti, estorsioni. E’ il bilancio 2011 della sicurezza nella Provincia di Prato, stilato dalla Questura sulla base dei dati del Ministero dell’Interno. 140 finora le persone arrestate, rispetto alle 225 dell’anno precedente: una diminuzione dovuta alle modifiche legislative sull’immigrazione clandestina. Aumentano, per lo stesso motivo, le denunce: 824 contro le 625 del 2010. Sempre sul fronte dell’immigrazione, sono ben 595 gli ordini di del questore e 212 le espulsioni senza esecuzione. Soltanto 90 i casi che si sono tradotti in accompagnamenti alla frontiera, rimpatri volontari o trattenimento nei Cie. Intensa l’attività della squadra interforze, con una media di 4 servizi settimanali dedicati ai controlli nei capannoni cinesi: ben 344 le aziende ispezionate alla data di fine novembre, rispetto alle 233 del 2009 e alle 320 del 2010. Numerose, nel corso del 2011 le operazioni di rilievo della squadra mobile nel contrasto alla criminalità organizzata, e al crimine diffuso: 29 le persone denunciate e 12 arrestate per furti e rapine. Per quanto riguarda la polizia stradale, un’attenzione particolare è stata dedicata al contrasto all’abusivismo nel settore dell’autotrasporto con 57 servizi dedicati, che hanno portato a individuare 93 trasgressori, al fermo amministrativo dei mezzi utilizzati e a 17 sequestri delle merci trasportate. In crescita anche le pattuglie impiegate sul territorio: alla data del 15 dicembre erano cresciute di 38 unità, rispetto al bilancio definitivo del 2010.