Dal primo gennaio 2012 torna l’Ici sulla prima casa e cambia nome: si chiamerà Imu e sarà più cara, così come le imposte su tutti gli immobili, a causa della rivalutazione del valore catastale fino al 60% introdotta dal governo Monti. Insieme alla base imponibile cambieranno anche le aliquote. Quella per l’Imu sarà del 4 per mille per la prima casa e del 7,6 per mille dalla seconda casa in poi. Rispetto a questi, i Comuni potranno muovere le aliquote aumentando o togliendo un 2 per mille sulle prime case e un 3 per mille sulle altre. A Prato prima dell’abolizione del 2008, l’aliquota sulla prima casa era al 5,9 per mille. Ma adesso, pure tenendo ferma l’imposizione base del 4 per mille, l’imposta sarà più cara, nonostante i 200 euro di detrazione. Per una prima abitazione media, da 90 a 100 metri quadri, secondo i calcoli di Sori, si pagherà 258 euro in più. Ma il prelievo Imu sale fino a 1078 euro per chi come prima casa ha una villetta dai 175 ai 200 metri quadri.
Della nuova Imu si è parlato all’Unione industriale, in un convegno sulla gestione delle entrate degli enti locali organizzato da Sori. La società di riscossione tributi dei Comuni di Prato, Montemurlo e Carmignano punta ad ampliare la compagine sociale ad altri enti locali, che dal 1 gennaio 2012, per legge, non potranno più affidarsi ad Equitalia per l’incasso dei tributi locali. Trattative avanzate sono in corso con la Provincia di Prato. Altri accordi sono allo studio anche con Asl e Camera di Commercio.