Accordi non rispettati, procedura gestita male, nessuna tutela dell’interesse pubblico. Cgil, Cisl e Uil sono durissimi contro le procedure di licenziamento avviate per i 33 dipendenti di Lineapiù e per le lettere che probabilmente partiranno a gennaio per i 7 dipendenti della filatura Tatti. Al momento del passaggio della proprietà dalla Lineapiù alla nuova Lineapiù Italia grazie al salvataggio gestito dal commissario giudiziale Grazzini, era stato assicurato ai lavoratori in esubero il ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali e per alcuni l’accompagnamento alla pensione. Accordi che proprio Grazzini sembra invece oggi, a giudizio dei sindacati, disattendere. I sindacati dunque contestano le lettere di licenziamento pronte a diventare effettive da aprile 2012 al termine dei sei mesi di proroga della cassa integrazione; a loro giudizio infatti ci sarebbero i presupposti per tutelare i lavoratori e le loro famiglie almeno fino al dicembre prossimo, attraverso l’attivazione della cassa integrazione in deroga. GUARDA IL VIDEO.