In tempo di crisi, nonostante una capacità di spesa ridotta del 25% in due anni a causa delle manovre governative, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi rivendica il sostegno al territorio e alle imprese e il lavoro svolto. Nella conferenza stampa di fine anno il governatore ha citato la riorganizzazione della macchina regionale e la riforma di importanti funzioni: l’Ato unico dei rifiuti a partire dal 2012, la gara unica per il Trasporto pubblico locale dal 2013, l’eliminazione delle 14 Agenzie di promozione turistica, il blocco del turn over, la prevista riduzione a 40 del numero dei consiglieri e l’eliminazione del vitalizio. I tagli ai trasferimenti statali per i cittadini hanno significato la reintroduzione del ticket sanitario, modulato in Toscana per fasce di reddito, l’innalzamento dal primo gennaio 2012 dell’Irpef regionale (più 0,50% per i redditi sopra i 75 mila euro) e dal prossimo febbraio il rincaro del 20% sui biglietti dei treni regionali, mentre per gli abbonamenti l’aumento scatterà dal prossimo luglio, da quantificare in base al reddito. Fra le priorità del 2012 dell’agenda regionale, c’è il capitolo infrastrutture.
Secondo le previsioni di Confindustria anche la Toscana nel 2012 dovrà fare i conti con la recessione e con la perdita di 60 mila posti di lavoro. Per tentare di invertire la rotta, Rossi ha annunciato per il mese di gennaio una campagna di ascolto con le categorie economiche e gli enti locali, dai quali si aspetta idee e progetti di rilancio. Per quanto riguarda il centro di ricerca italo-cinese sul tessile a Prato, Rossi ribadisce la sua posizione favorevole.