Crac Sasch, Roberto Cenni indagato per bancarotta fraudolenta. “Continuerò a fare il sindaco”
Il sindaco Roberto Cenni è indagato per bancarotta fraudolenta per il crac del gruppo Sasch, che l’attuale primo cittadino ha guidato come azionista di riferimento fino al 2009, quando si è candidato alle elezioni amministrative. La Guardia di Finanza ha notificato questa mattina a Cenni e ad altri sette ex amministratori delle società Sasch, un avviso di garanzia. “Pur con l’amarezza del momento – afferma il sindaco in una nota – sottolineo che l’atto deriva dai ruoli che ho ricoperto in passato in Sasch. Sono disponibile a fornire tutti i chiarimenti del caso. Ritengo che Sasch abbia operato correttamente e continuerò il lavoro di sindaco con tutto l’impegno e la determinazione che sono necessari per l’amministrazione della città”.
Dieci delle 17 società del gruppo Sasch erano state dichiarate fallite due mesi fa dal Tribunale di Prato, sotto il peso di quasi 200 milioni di euro di debiti. Il crac era arrivato dopo le difficoltà degli ultimi anni e il tentativo di concordato naufragato a due settimane dall’assemblea dei creditori, a causa della mancata offerta di acquisto da parte di un fondo di investimenti, che avrebbe dovuto immettere 22 milioni di euro nella new.co via Monteverdi.
La notizia dell’avviso di garanzia al sindaco ha scatenato le reazioni politiche. I 15 consiglieri comunali del Pd in una nota chiedono a Cenni di interrogarsi e di valutare, per il bene della città, come procedere nella sua azione amministrativa, perché “in un momento tanto grave come questo Prato ha bisogno di un sindaco sereno e a tempo pieno”. Più diretto il segretario provinciale dell’Idv Salvo Ardita, che chiede senza giri di parole le dimissioni del sindaco. “Ci auguriamo che il buon senso di Roberto Cenni prevalga sugli interessi politici di parte e che sappia quantomeno rappresentare l’intera città con un gesto che sarebbe meritevole: le dimissioni” dice Ardita.
In difesa del sindaco accorre il Pdl che, tramite il suo coordinatore provinciale Riccardo Mazzoni, esprime piena solidarietà, umana e politica, al sindaco Cenni. “Continueremo a sostenere con convinzione e compattezza il sindaco e la sua giunta, e respingiamo al mittente le strumentalizzazioni di chi, privo di convincenti argomentazioni politiche, è in cerca di improbabili scorciatoie per riconquistare la guida del Comune” dice Mazzoni.
«Totale solidarietà e vicinanza personale, oltre che politica, al sindaco Roberto Cenni» esprime anche Claudio Morganti, eurodeputato della Lega Nord Toscana. «Mi auguro che si tengano ben distinte le questioni imprenditoriali di Cenni da quelle della carica pubblica che ricopre» aggiunge Morganti.