In fumo quasi 13 kg e mezzo di cocaina: bruciati dalle Fiamme gialle nell’inceneritore di Montale
Era successo già qualche settimana fa con un grosso quantitativo di marijuana e stamani c’è stato il bis. Nell’inceneritore di Montale, che sorge proprio sul confine con la provincia di Prato e il Comune di Montemurlo, sono stati bruciati 13,4 chili di cocaina, per un valore sul mercato stimato in un milione e mezzo di euro. Basti pensare che, una volta tagliata, la droga avrebbe permesso di ottenere 200mila dosi.
La droga era stata sequestrata a fine 2008 dalla Guardia di finanza di Firenze durante un’indagine che aveva smantellato un’organizzazione criminale di stanza a Firenze. Nell’occasione erano stati arrestati due italiani e sette albanesi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la cocaina arrivava a Firenze dal Nord Europa e, una volta tagliata e confezionata, veniva spacciata in tutta la provincia.
Dopo il sequestro la cocaina era stata conservata come elemento probatorio fino alla conclusione del procedimento penale, che ha portano alla condanna di tutti e 9 gli arrestati. A quel punto l’autorità giudiziaria ne ha disposto la distruzione.