Il dramma dei cattolici cinesi. “Se vai alla messa ti licenzio”. La denuncia di don Wang a Toscana Oggi
A denunciare il caso è il settimanale Toscana Oggi, in edicola da stamani, nella prima pagina dell’inserto pratese. “Cinesi e lavoro, licenziati perché in ritiro con la parrocchia“, titola il giornale (vedi articolo completo al sito http://www.toscanaoggi.it/notizia_3.php?IDNotizia=14989&IDCategoria=193 ). Al settimanale della Diocesi la comunità cattolica cinese – che si ritrova stabilmente nella parrocchia dell’Ascensione a Il Pino – racconta di alcuni casi, “in un contesto di lavoro sommerso“, in cui “operai cinesi sono stati licenziati per avere partecipato a determinate iniziative parrocchiali, come gite o ritiri“. L’articolo, a firma Elia Frosini, spiega come “Proprio a causa degli estenuanti orari di lavoro, dalle 10 alle 15 ore al giorno, diventa difficoltoso essere presenti alle attività parrocchiali, se non in rari momenti domenicali, anche perché è impossibile tutelare l’impiego senza un adeguato contratto“. Di questi temi si parla all’interno del Consiglio pastorale dei cattolici cinesi di Prato, circa 150 persone, nato in seno alla parrocchia del Pino.
L’articolo di Toscana Oggi – che arriva già al giovedì agli abbonati al settimanale – è stato ripreso stamattina con grande evidenza dal quotidiano La Nazione che, sull’argomento, ha sentito don Francesco Saverio Wang, il cappellano della comunità cattolica cinese di Prato: i datori di lavoro degli orientali in questione non sono cristiani e “non concepiscono che una persona si assenti anche solo per un’ora per andare a Messa”. Prosegue don Wang: “Chiedono magari il permesso una volta, massimo due, poi hanno paura a chiederlo per la terza volta, perché sanno che rischiano di perdere il lavoro”.