16 Novembre 2011

Consiag e Comune ancora ai ferri corti


«Scandaloso il comportamento di Consiag, che impedisce di fatto la regolarizzazione degli impianti di riscaldamento nelle strutture comunali, con un conseguente un aggravio dei costi del gas e lo sperpero di soldi pubblici, come sempre quando si tratta di questioni legate a Consiag». E’ questo il commento dell’assessore alle Politiche per l’energia e il risparmio energetico Filippo Bernocchi sul comportamento di Consiag Servizi che, nonostante le sollecitazioni del Comune, ha inviato dopo quasi un anno ed in modo incompleto i file informatici delle centrali termiche necessari per avviare la tele gestione degli impianti, comportando un 30-40% di maggiori consumi, con notevoli disagi all’interno delle strutture comunali, fra cui anche scuole dell’infanzia e scuole materne, per l’assenza di regolazione della temperatura. 
La maggior parte delle centrali termiche dell’Amministrazione comunale è infatti dotata di un sistema di tele gestione che consente notevoli risparmi economici e gestionali: permette infatti la regolazione della temperatura e quindi il funzionamento della caldaia, in rapporto alle effettive temperature esterne, con notevoli risparmi sul consumo di combustibile. Inoltre tutte le varie operazioni di controllo, accensione e spegnimento possono essere effettuate da remoto con evidente ottimizzazione gestionale.
«Purtroppo la trasmissione di “Consiag Servizi” a seguito della diffida, avvenuta in data 28 ottobre, ad impianti già accesi – spiega l’assessore Bernocchi – è risultata incompleta ed ancora oggi gli impianti non usufruiscono dei vantaggi della tele gestione. Il comportamento di “Consiag Servizi”, oltre al danno economico che, prendendo spunto dalle loro relazioni annuali, può benissimo quantificarsi in un 30-40% di maggiori consumi, crea notevoli ed importanti disagi, come testimoniano le numerose richieste di intervento  che ci segnalano temperature eccessive nonostante l’apertura delle finestre, alle quali ovviamente è stato cercato di sopperire chiedendo al gestore di modificare sul posto manualmente l’accensione degli impianti».