Un anno dopo il sottopasso è ancora sequestrato, l’accertamento della verità lontano da venire e il ricordo rischia di lasciare il passo al riaccendersi delle polemiche. Era la notte tra il 4 e il 5 ottobre scorso quando durante un violento temporale, un muro d’acqua, probabilmente alimentato dallo straripamento del torrente Vella, si riversò nel sottopasso di via Ciulli, e travolse tre donne cinesi che stavano andando a lavorare in macchina. Chengwei Wang, sua madre Jilian Wang e la sorella di quest’ultima Donglan Wang, morirono annegate sotto quattro metri d’acqua. Per accertare le responsabilità di quella tragedia, la Procura di Prato ha aperto un’inchiesta che vede indagate otto persone: Stefano Caldini, direttore dei lavori del sottopasso per conto di Italferr, Paolo Berti, responsabile del collaudo per Trenitalia, Nicola Carlomagno, amministratore delegato della Romizi Costruzioni, Sandro Gensini, direttore generale di Asm, Lorenzo Frasconi, dirigente del settore Infrastrutture del Comune, Rossano Rocchi, responsabile del servizio Gestione strade, sempre del Comune di Prato; Nicola Stramandinoli, funzionario del settore Ambiente della Provincia e Alexandre Jose Brouzes, direttore amministrativo di Publiacqua. Le accuse, a vario titolo, vanno dal difetto di progettazione e costruzione del sottopasso alla mancata manutenzione del vicino torrente Vella, dallo spostamento del corso d’acqua senza le dovute autorizzazione ai mancati controlli sui sistemi di pompaggio delle acque. A far luce sulle cause dell’allagamento del sottopasso sarà una superperizia, affidata sette mesi fa a un geologo e a un ingegnere idraulico, affiancati dai consulenti degli otto indagati. Le conclusioni dei periti dovranno essere consegnate nei prossimi giorni. Intanto, “per ricordare le tre vittime innocenti e per chiedere risposte ai soggetti istituzionali interessati”, in via Ciulli si terrà stasera una fiaccolata organizzata dall’Associazione Narnali Insieme. Alla fiaccolata, con partenza alle 20,45 dai giardini fra la rotonda di via della Pace e via del Guado a Narnali, hanno dato la propria adesione Partito democratico, Italia dei Valori e Sel. Non ci sarà invece il sindaco Cenni, che un anno fa non concesse il lutto cittadino a seguito della tragedia, innescando polemiche, di cui si parlò anche a livello nazionale.